Stm vola in scia alle stime del management. Dopo i positivi dati del secondo trimestre, l’azienda ha ipotizzato un’accelerazione dei ricavi e un’ulteriore espansione dei margini di profitto nei terzo periodo. Questo ha fatto scattare gli acquisti nella seduta di giovedì 23 luglio (+7%). Alle attuali quotazioni di mercato, però, il titolo resta scambiato a premio rispetto al fair value Morningstar che resta invariato a quota sette dollari (per l’ADR quotata sul NYSE).
Il confronto con i ricavi realizzati lo scorso anno è penalizzante (-6%), ma i dati hanno evidenziato un miglioramento rispetto al primo trimestre dell’anno: la domanda di chip per dispositivi mobile ha spinto le vendite a +3% rispetto al primo trimestre; bene anche il segmento industrial che ha registrato +4%; pressoché piatti l’automotive e il business dei prodotti digitali (che, però, rispetto allo stesso periodo del 2014 ha ceduto 20 punti percentuali).
Le previsioni degli analisti
I conti hanno evidenziato anche un miglioramento dei margini di profitto. L’andamento favorevole del tasso di cambio e un mix di prodotti a più elevato valore aggiunto hanno spinto il gross margin di 60 punti base, a quota 33,8%, e hanno contribuito al balzo del margine operativo di ben 130 pb a 1,9%. “Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo che l’indebolimento della moneta unica possa favorire questo trend spingendo il margine Ebit a ridosso del 9%.
La maggior parte dei ricavi del gruppo, infatti, è denominata in dollari, mentre le spese, trattandosi di un’azienda europea, sono pagate in euro”, dice Brian Colello analista azionario di Morningstar. “Le nostre aspettative sull’andamento del fatturato nel 2015 sono deboli, mentre nei successivi quattro anni i ricavi dovrebbero salire a un ritmo medio del 7% anche grazie alla ripresa del business del digitale”.
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