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Goldcorp ancora più conveniente dopo la trimestrale

I conti del gruppo minerario hanno deluso il mercato facendo partire un forte sell-off, ma i bassi costi di produzione e la durata delle sue riserve le garantiscono ampi margini di profitto nel futuro. 

Francesco Lavecchia 28/07/2015 | 11:10
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I deludenti dati dell’ultima trimestrale, secondo gli analisti di Morningstar, rendono il titolo Goldcorp ancora più appetibile in ottica di lungo periodo. Nel primo trimestre, il gruppo canadese ha registrato una brusca contrazione dei margini di profitto, a causa dell’aumento dei costi di produzione e questo ha fatto scattare un forte sell-off che, negli ultimi tre mesi di contrattazioni, gli è costato il 30% della propria capitalizzazione di mercato.

“La reazione del mercato, a nostro avviso, è stata esagerata e comunque motivata anche dalla contrazione del prezzo dell’oro”, dice Kristoffer Inton analista azionario di Morningstar. “Goldcorp ha recentemente completato l’acquisizione di due centri estrattivi: Cerro Negro e Eleonore. Questo ci fa essere molto fiduciosi sulle prospettive di crescita future del gruppo”.

Le previsioni per il 2015 indicano un salto della produzione di oro da 2,9 milioni a 3,5 milioni di once. Questo comporterà probabilmente un aumento dei costi, ma solo temporaneo. Una volta che il ciclo produttivo entrerà a regime, anche le ultime due miniere si allineeranno ai livelli di efficienza media del gruppo.

Le previsioni degli analisti
Gli analisti, che tengono conto di un prezzo dell’oro di lungo periodo pari a 1,283 dollari all’oncia, ipotizzano un progresso medio dei ricavi del 10% nei prossimi cinque anni e un margine operativo in espansione oltre il 30% dal 2018 in poi. A causa dell’aumento dei costi di produzione che ridurranno la profittabilità nel breve periodo. In base a queste ipotesi, la stima del fair value è pari a 31 dollari canadesi.

Goldcorp ha costi di produzione inferiori alla media del settore e, agli attuali ritmi di estrazione, le sue riserve hanno una durata stimata di circa 20 anni. Questi due fattori, in linea di principio, sarebbero sufficienti a garantire al gruppo una posizione di vantaggio competitivo, ma il prezzo pagato per l’acquisizione degli asset è stato in alcuni casi troppo elevato e questo limita la redditività del capitale dell’azienda. Diversamente da molti dei suoi competitor, i cui siti produttivi sono concentrati in aree a forte rischio geopolitico, le miniere detenute da Goldcorp sono situate nei paesi del nord e del sud America, e questo garantisce una maggior stabilità alla produzione.

 

Per leggere l'analisi completa su Goldcorp clicca qui.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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