Amazon domina il mercato nordamericano del retail on line e promette di crescere ancora nei prossimi anni grazie alla diffusione di Internet nei paesi in via di sviluppo, ma alle attuali quotazioni di mercato il titolo mostra limitati margini di apprezzamento.
Come si costruisce il Moat
Grazie a costi operativi inferiori a quelli dei negozi tradizionali, i quali devono sopportare le spese legate alla gestione dei punti vendita e del personale, Amazon può offrire i propri prodotti a prezzi di vendita estremamente competitivi. In questo modo riesce a tagliare fuori dal mercato numerosi operatori e a guadagnare fette di mercato.
Il forte posizionamento all’interno del settore si traduce in rendimenti del capitale significativamente superiori ai costi di finanziamento (condizione che evidenzia, per gli analisti di Morningstar, la presenza di un Economic Moat), nonostante il gruppo continui a investire capitale nella produzione di nuovi hardware, nell’ampliamento della gamma di prodotti e nell’offerta di servizi alla clientela.
Amazon è favorita anche dalla legge americana sul fisco, che prevede che gli operatori retail on line paghino le tasse solo negli stati nei quali hanno una presenza fisica. Questo significa che il gruppo corrisponde i tributi solo in metà dei paesi Usa e che quindi può allocare la liquidità risparmiata in nuovi progetti o nel miglioramento dei propri servizi.
Amazon beneficia, inoltre, di un positivo effetto network. Grazie a una vasta gamma di prodotti offerti a prezzi convenienti e a un’interfaccia molto semplice da utilizzare, il gruppo statunitense riesce ad attirare milioni di consumatori in tutto il mondo. Questo, a sua volta, fa si che molte aziende decidano di offrire i propri prodotti attraverso la piattaforma di Amazon, innescando quindi un circolo virtuoso che si autoalimenta (effetto network).
Le previsioni degli analisti
“Ci aspettiamo nei prossimi cinque anni una crescita media del fatturato attorno al 7%, per effetto della più elevata quota di mercato, del progressivo aumento degli acquisti on-line e del processo di internazionalizzazione dell’azienda, che nel prossimo futuro coinvolgerà molti paesi ancora in via di sviluppo”, dice R.J. Hottovy analista azionario di Morningstar. “L’incremento delle vendite, unita alla razionalizzazione dei costi operativi, daranno alla società un significativo allargamento del margine Ebit, dall’attuale 0,2% al 6,7% nel 2019”. In base a queste previsioni la stime del fair value è pari a 600 dollari per azione.
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