Fair value Morningstar stabile a 0,94 euro per Telecom Italia alla luce dei dati del primo semestre. Il titolo cede in Borsa l’1%, ma resta scambiato su prezzi ancora troppo alti. Il fatturato è calato del 4,3% anche a causa della debolezza del real brasiliano nei confronti dell’euro. Questo ha svalutato i ricavi realizzati sul mercato carioca che contano per circa un terzo sul giro d’affari complessivo. A cambi costanti la discesa è stata del -3,3%, superiore alle stime degli analisti di Morningstar che per fine anno ipotizzano un risultato negativo del 2%.
Dal mercato domestico arrivano alcuni segnali incoraggianti: è vero che il fatturato è sceso del 2%, in seguito alla contrazione dell’1,9% del numero di abbonati mobile e del 3% dei ricavi dal segmento di rete fissa, tuttavia i dati evidenziano un miglioramento rispetto al 2014 e la stabilizzazione del calo dell’ARU (ricavo medio per utente).
Le principali preoccupazioni, invece, sono legate al Brasile, dove nel secondo trimestre si è registrata una contrazione della quota di mercato nel segmento mobile. Oltre allo sfavorevole andamento del tasso di cambio, i negativi risultati riportati sul mercato carioca sono stati condizionati anche dalla debole congiuntura economica del paese.
Margini in calo
Il calo del fatturato e la debolezza economica delle due principali regioni su cui è esposta hanno finito per pesare sui margini di profitto di Telecom Italia. Il gruppo telefonico ha riportato nel secondo trimestre un Ebitda del 36%, evidenziando un calo rispetto al 39,3% dello scorso anno (nonché un risultato inferiore rispetto a quanto stimato dagli analisti per fine esercizio).
“In seguito a questi risultati abbiamo ridotto le nostre aspettative di crescita per il Brasile, che paga uno sviluppo del mercato mobile più lento di quanto preventivato in precedenza e il calo dell’ARU. Continuiamo a essere pessimisti sul futuro del mercato italiano”, dice Allan C. Nichols analista azionario di Morningstar. “Il gruppo tornerà a mostrare un tasso di crescita positivo del fatturato solo nel 2017, mentre i margini di profitto sono visti in lenta risalita”.
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