Telecom più grigia che carioca

Il negativo andamento del mercato brasiliano pesa sui conti del primo semestre del gruppo italiano. Male anche l’Italia, nonostante ci siano segnali di stabilizzazione. Il titolo cede l’1% ma resta scambiato a premio rispetto al fair value Morningstar di 0,94 euro. 

Francesco Lavecchia 07/08/2015 | 18:02
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Fair value Morningstar stabile a 0,94 euro per Telecom Italia alla luce dei dati del primo semestre. Il titolo cede in Borsa l’1%, ma resta scambiato su prezzi ancora troppo alti. Il fatturato è calato del 4,3% anche a causa della debolezza del real brasiliano nei confronti dell’euro. Questo ha svalutato i ricavi realizzati sul mercato carioca che contano per circa un terzo sul giro d’affari complessivo. A cambi costanti la discesa è stata del -3,3%, superiore alle stime degli analisti di Morningstar che per fine anno ipotizzano un risultato negativo del 2%.

Dal mercato domestico arrivano alcuni segnali incoraggianti: è vero che il fatturato è sceso del 2%, in seguito alla contrazione dell’1,9% del numero di abbonati mobile e del 3% dei ricavi dal segmento di rete fissa, tuttavia i dati evidenziano un miglioramento rispetto al 2014 e la stabilizzazione del calo dell’ARU (ricavo medio per utente).

Le principali preoccupazioni, invece, sono legate al Brasile, dove nel secondo trimestre si è registrata una contrazione della quota di mercato nel segmento mobile. Oltre allo sfavorevole andamento del tasso di cambio, i negativi risultati riportati sul mercato carioca sono stati condizionati anche dalla debole congiuntura economica del paese.

Margini in calo
Il calo del fatturato e la debolezza economica delle due principali regioni su cui è esposta hanno finito per pesare sui margini di profitto di Telecom Italia. Il gruppo telefonico ha riportato nel secondo trimestre un Ebitda del 36%, evidenziando un calo rispetto al 39,3% dello scorso anno (nonché un risultato inferiore rispetto a quanto stimato dagli analisti per fine esercizio).

“In seguito a questi risultati abbiamo ridotto le nostre aspettative di crescita per il Brasile, che paga uno sviluppo del mercato mobile più lento di quanto preventivato in precedenza e il calo dell’ARU. Continuiamo a essere pessimisti sul futuro del mercato italiano”, dice Allan C. Nichols analista azionario di Morningstar. “Il gruppo tornerà a mostrare un tasso di crescita positivo del fatturato solo nel 2017, mentre i margini di profitto sono visti in lenta risalita”.

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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