Wal-Mart ha perso in Borsa oltre il 3%, dopo il taglio delle previsioni sugli utili d’esercizio annunciato ieri alla presentazione dei dati del secondo trimestre. Il mercato teme che gli investimenti promossi dal leader americano della grande distribuzione al fine di stimolare la crescita possano pesare sui margini di profitto, ma secondo gli analisti di Morningstar non mancano le ragioni per essere ottimisti sul titolo che è scambiato a sconto del 15% rispetto al fair value (pari a 81 dollari).
I numeri della trimestrale
“La crescita dei costi operativi si è fatta sentire sui conti dell’azienda e, nonostante le vendite siano salite nel secondo trimestre del 3,6% (rispetto allo scorso anno e al netto delle fluttuazioni del tasso di cambio), il management ha rivisto al ribasso le attese sugli utili per azione del 2015, portando la forchetta di oscillazione da 4,70-5,05 dollari a 4,40-4,70”, dice Ken Perkins analista azionario di Morningstar. “Il traffico all’interno dei negozi è salito dell’1,3% trainando le vendite dei comparable store (quelli aperti da almeno 12 mesi) a +1,5%, buone anche le performance dei Wal-Mart Neighborhood market???? (supermercati di dimensioni ridotte), il cui fatturato è salito del 7,3%, e della divisione internazionale, che cha chiuso il trimestre a +2,8% (a cambi costanti) grazie ai buoni risultati registrati in Cina, Messico e Brasile. Questi sono segnali positivi che mostrano come gli investimenti fatti sino ad ora stiano dando i loro frutti”.
Gli investimenti comprimono i margini
Il margine operativo è sceso al 4,5% (-60 punti base rispetto al secondo trimestre del 2014). Il management attribuisce la contrazione all’aumento del costo del lavoro e alle nuove iniziative promosse per spingere il canale online, ma gli analisti evidenziano tra le cause anche l’aumento della concorrenza all’interno del settore e stimano che l’Ebit della società americana si mantenga stabile attorno al 5,4% nei prossimi cinque anni, nonostante il fatturato sia visto in crescita ad un tasso medio del 2,4%.
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