ABB paga le difficoltà del settore energetico, ma la crescita di lungo periodo della società svizzera sarà sostenuta dalla domanda di energie rinnovabili. Nell’ultimo mese il titolo ha ceduto il 7% circa e ora è scambiato a un tasso di sconto del 15% rispetto al fair value che è pari a 22 franchi svizzeri.
I numeri del secondo trimestre
Il gruppo elvetico, leader globale nella distribuzione e nella fabbricazione di impianti di trasmissione di energia, ha risentito del calo della domanda di petrolio e gas naturale, dell’apprezzamento del dollaro (poiché riporta i dati di bilancio nella valuta statunitense) e del calo delle richieste da parte delle utility energetiche, che hanno rallentato gli investimenti a causa dell’incertezza attorno all’andamento dell’economia mondiale. Questo si è tradotto in un calo del fatturato del 10% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, ma i passi in avanti della società nel miglioramento dell’efficienza operativa si sono tradotti in un aumento dell’Ebitda di 100 punti basi (a quota 11,7%).
“Questi risultati sono in linea con le nostre attese e ci permettono di confermare le previsioni per l’intero esercizio del 2015, che indicano una crescita del fatturato dell’1,1%”, dice Jeffrey Vonk analista azionario di Morningstar. “Nei successivi quattro anni, invece, i ricavi saliranno a un ritmo medio del 4%, grazie alla maggior domanda di infrastrutture per la produzione di energie rinnovabili, permettendo un miglioramento del margine operativo di circa 100 punti base a quota 11,3%”.
I punti di forza
ABB gode di una forte posizione di vantaggio all’interno del settore (Economic moat). Essa, infatti, fornisce soluzioni di elevata tecnologia a favore delle utility e delle società energetiche, sia nelle attività di produzione sia di distribuzione di energia. La società offre servizi che rispondono a precise esigenze dei clienti. Questo rafforza, nel tempo, le relazioni commerciali con i propri partner e le permette di non competere sul prezzo di vendita, garantendole una elevata profittabilità nel medio-lungo periodo.
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