Un buon portafoglio deve essere calibrato su diversi fattori: il grado di rischio desiderato, l’orizzonte temporale, gli obiettivi che si vogliono raggiungere e, non ultimo, la diversificazione degli investimenti. L’idea di base è di avere dei componenti che compensino l’eventuale discesa di altri. Per questo, un portafoglio ben diversificato avrà nel medio-lungo periodo una volatilità piuttosto bassa.
Ma attenzione, il grado di diversificazione non dipende tanto dal numero di investimenti presenti ma, piuttosto, dalla loro tipologia. Infatti, la cosa importante è che i suddetti investimenti non siano correlati tra loro (o lo siano debolmente). Questo significa, in pratica, che i vari rendimenti si devono muovere in maniera indipendente l’uno dall’altro. Ecco perché è importante avere un’idea di come gli strumenti che si hanno in portafoglio si influenzano a vicenda.
Guardando i dati sottostanti, ad esempio, si nota come le azioni dell’Eurozona e i bond diversificati emessi in dollari, due categorie a priori distanti tra loro, abbiano percorso cammini sempre più legati negli ultimi tempi. Il loro coefficiente di correlazione è infatti passato da -0,29 (a cinque anni) a 0,55 nell’ultimo anno.
Cosa signfica? Il coefficiente di correlazione misura in che modo la performance di uno strumento influenza l’andamento di un altro: varia tra -1 e +1. Un coefficiente pari a 0 indica che non vi è alcuna correlazione tra i due fondi. Un coefficiente pari a 1 segnala che c'è una correlazione positiva perfetta, il che significa che i due strumenti si muovono assieme: se uno sale del 10%, lo fa anche l’altro e viceversa. Ovviamente, in caso di perfetta correlazione negativa (uguale -1) il rapporto è inverso: se il primo sale del 10%, il secondo perde il 10%.
Calcolare il coefficiente di correlazione del proprio portafoglio è un esercizio piuttosto complesso. Per avere un’idea di ordine generale, che comunque può già essere molto utile a evitare eventuali sovrapposizioni, abbiamo calcolato i coefficienti di correlazione delle 15 principali categorie Morningstar, a uno, tre e cinque anni. Per intrerpretare le tabelle, che verranno aggiornate mensilmente, si possono seguire i colori: più la casella tende al verde, più la correlazione sarà elevata; al contrario, più la casella tende al rosso, più il coefficente sarà negativo.
Le categorie oggetto dell’analisi sono le seguenti. I numeri corrispondono a quelli che appaiono nelle tabelle.
- Obbligazionari Corporate EUR
- Obbligazionari Diversificati EUR
- Obbligazionari Governativi EUR
- Obbligazionari High Yield EUR
- Obbligazionari Inflation-Linked EUR
- Obbligazionari Flessibili EUR
- Obbligazionari Diversificati USD
- Obbligazionari Paesi Emergenti
- Azionari Europa Large Cap Blend
- Azionari Area Euro Large Cap
- Azionari Giappone Large Cap
- Azionari USA Large Cap Blend
- Azionari Asia-Pacifico ex. Giappone
- Azionari America Latina
- Azionari Europa Emergente
Coefficienti di correlazione a un anno (l’universo dei fondi è su base europea; dati mensili)
Coefficienti di correlazione a tre anni (l’universo dei fondi è su base europea; dati mensili)
Coefficienti di correlazione a cinque anni (l’universo dei fondi è su base europea; dati mensili)
Fonte: Morningstar Direct
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