La volatilità porta delle opportunità di acquisto. E’ vero che le preoccupazioni riguardanti la Cina, la crescita globale e il timing della Fed sui tassi di interesse, possono tenere gli investitori sulle spine nel breve periodo. Inoltre, le azioni non risultano essere dei grandi affari, anche a seguito della recente rotta. In base alle analisi di Mornigstar, ad esempio, il mercato americano è sottovalutato solamente dell’11%. In confronto, il fair value di mercato crollato a 0,55 nel 2008-2009 era segno di una sottovalutazione dei titoli pari al 45%.
La persistente volatilità sul mercato può però avere anche un risvolto positivo: può fornire infatti delle buone opportunità di acquisto agli investitori in caccia di affari. Se lo stress del mercato continuerà, gli investitori potrebbero avere possibilità di inserire società ad alta qualità all’interno dei loro portafogli opportunistici.
Per creare una lista di società candidate e ricercare quindi delle azioni ad alta qualità negoziate a sconto, abbiamo utilizzato il Premium Stock Screener di Morningstar.com. Ci siamo concentrati esclusivamente sulle azioni di società wide-moat in quanto queste aziende sono riuscite a costruirsi dei vantaggi competitivi inattaccabili, che dovrebbero permettere loro di crescere in diversi contesti di mercato. Abbiamo quindi affinato la ricerca concentrandoci su quelle con un basso livello di incertezza in merito al fair value stimato, segno che i nostri analisti nutrono un elevato livello di sicurezza in relazione alle stime di fair value che hanno assegnato a queste azioni.
Allergan (AGN)
Fair value: 370 dollari
Allergan è uno dei più grandi produttori farmaceutici al mondo. A seguito della fusione con Actavis e con l’imminente cessione del suo segmento dedicato ai farmaci generici, Allergan è una società in continua mutazione. Ciò nonostante ha aumentato le sue stime di fair value dai 330 dollari di fine agosto ai 370 attuali. “Allergan possiede un portafoglio di primo livello nei mercati specializzati dell’oftalmologia e dell’estetica, che godono di barriere all’entrata molto alte e di un basso rischio di competizione rispetto alla maggior parte dei prodotti farmaceutici” spiega Michael Waterhouse, analista di Morningstar. “La società ha inoltre una presenza molto estesa nel mercato sanitario, con una significativa abilità di inserire nuovi prodotti nel suo portafoglio con bassi costi incrementali.”
Amgen (AMGN)
Fair value: 194 dollari
Nonostante l’expertise di Agmen si sia storicamente concentrata sulle malattie renali e sui prodotti di supporto alla cura del cancro, oggi la società è leader nel campo della biotecnologia. “Amgen commercializza numerosi farmaci di successo nei mercati dell’oncologia e dell’immunologia, che donano alla società gli intangible asset su cui è basato il suo vantaggio competitivo”, dice l’analista Karen Andersen. “Con i forti investimenti in processi produttivi più efficienti e con il programma di taglio dei costi attuato, Amgen è pronta ad aumentare i margini”.
ITC Holdings (ITC)
Fair value: 42 dollari
ITC Holdings è l’unica società indipendente negoziata pubblicamente e interamente dedicata alla produzione e alla distribuzione elettrica negli Stati Uniti. Oltre a godere di un ampio vantaggio competitivo e di una bassa incertezza sulle stime di fair value, ITC Holdings vanta anche un trend stabile, segno che i vantaggi competitivi acquisiti sono solidi e non a rischio declino. Dati gli elevati costi di produzione, i competitor non hanno motivo di entrare in competizione con ITC”, dice l’analista Charles Fishman. “Gli impianti di ITC situati negli Stati Uniti centrali sono pronti a beneficiare delle nuove centrali a gas e dei parchi eolici che nei prossimi anni sostituiranno gli impianti a carbone.”
Procter & Gamble (PG)
Fair value: 90 dollari
Il leader tra i produttori di beni di consumo (i cui brand includono Tide, Charmin e Pampers) detiene un ampio vantaggio competitivo. “Ciò nonostante, la società deve affrontare alcune sfide”, dice l’analista Erin Lash. “Le vendite sono state deboli, a causa di un ingresso rapido in troppi mercati e ad alcuni prodotti fallimentari. Ma Lash continua a credere che P&G possa raddrizzare la rotta. “L’annuncio di P&G di voler abbandonare circa 100 brand (più della metà del suo portafoglio)indica che la società sta cambiando direzione rispetto al passato, cercando quindi di diventare più rapida e reattiva all’interno del segmento dei prodotti di consumo. Crediamo che questa sia una caratteristica particolarmente importante data la crescita stagnante proveniente dai mercati sviluppati e le ancor lente prospettive dei paesi emergenti”.
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