Gli analisti di Morningstar hanno deciso di abbassare le stime sul fair value di Volkswagen portandole da 230 a 210 euro. Il taglio segue l’accusa di frode nei controlli anti-inquinamento negli Stati Uniti mosse al gruppo di Wolfsburg dall'Epa (l'agenzia federale per l'ambiente statunitense) e dal California Air Resources Board (l’ente responsabile per la qualità dell’aria nello stato americano).
Secondo la denuncia la casa automobilistica tedesca avrebbe truccato i controlli sulle emissioni di gas delle vetture a gasolio in modo da farle apparire meno inquinanti. Alla Volkswagen è stato ordinato di ritirare dal mercato americano quasi 500 mila auto vendute dal 2008 ad oggi. Il gruppo, intanto, ha annunciato di aver fermato la commercializzare dei modelli diesel VW e Audi in Usa.
Multa con lo sconto?
Alcune fonti giornalistiche dicono che il gruppo potrebbe dover pagare una multa da 18 miliardi di dollari. “Nella nostra analisi noi abbiamo considerato una contravvenzione da 9 miliardi”, spiega Richard Hilgert, analista di Morningstar. “In altre occasioni è capitato che la pena pecuniaria venisse ridotta. BP, per l’incidente del Golfo del Messico avrebbe dovuto sborsare 13,7 miliardi, ma poi ne ha pagati 5,5”.
Secondo l’analista ogni fase di debolezza nell’andamento del titolo dovrebbe essere considerata come un’opportunità d’acquisto. “Prima della notizia delle accuse le azioni della casa auto venivano già trattate con uno sconto del 23% rispetto al nostro nuovo fair value”, dice Hilgert secondo cui vanno considerati gli alti livelli di trasparenza con cui il management del gruppo ha fin da subito cercato di fare chiarezza e che contribuiranno a una ripresa del titolo.
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