Non è ancora tempo di tori nell’arena di Borsa. Nonostante la correzione dei listini nel terzo trimestre, l’azionario globale non è a sconto. Meglio, dunque, concentrarsi su titoli con elevato Economic moat e prezzi convenienti. Abbiamo selezionato settore per settore le migliori idee di investimento secondo la metodologia Morningstar.
Servizi alla comunicazione
Millicom International Cellular
La società è riuscita a guadagnare una posizione di vantaggio all’interno del settore grazie a una strategia controcorrente. Diversamente da molti dei suoi competitor, l’azienda ha deciso di focalizzare l’attenzione sui paesi del sud e del centro America, mercati che sono generalmente snobbati dai grandi operatori delle telecomunicazioni, e su alcune aree densamente popolate dell’Africa. Questo le ha permesso di operare senza la pressione della concorrenza e di realizzare elevate economie di scala.
“Gli ultimi conti aziendali mostrano il negativo impatto sul fatturato e sui margini di profitto prodotti dal deprezzamento delle valute estere nei confronti del dollaro”, dice Allan C. Nichols, analista azionario di Morningstar. “Il rafforzamento del biglietto verde continuerà a pesare sulla profittabilità del gruppo, mentre i ricavi saranno spinti dalla crescente domanda dei mercati emergenti. Il fair value stimato per il titolo scambiato sulla Borsa di Stoccolma è pari a 777 corone svedesi”.
Materie Prime
Monsanto
Ha costruito la sua posizione di vantaggio competitivo (Economic moat) all’interno del settore dell’agroalimentare grazie agli elevati margini di profitto garantiti dallo sfruttamento dei suoi brevetti. Le sementi prodotte dall’azienda americana, inoltre, sono vendute anche ad aziende terze. Monsanto investe circa il 10% del suo fatturato in ricerca e sviluppo e questo, secondo gli analisti, permette di mantenere salda la leadership nel mercato delle biotecnologie per l’agricoltura.
“Nel breve termine il gruppo continuerà a soffrire il negativo andamento dei tassi di cambio, ma le nostre previsioni di lungo periodo restano intatte”, dice Jeffrey Stafford, analista azionario di Morningstar. “Il maggior fabbisogno calorico dei paesi emergenti renderà necessario un miglioramento dell’efficienza delle colture e questo gioca a favore di Monsanto. Nei prossimi cinque anni ipotizziamo una crescita media del fatturato del 5,4% e stimiamo per le azioni della società americana un fair value di 130 dollari”.
Beni di consumo ciclici
Prada
Con oltre cento anni di storia, Prada è uno dei marchi più famosi nel settore del lusso. L’alto valore dei brand del gruppo (Prada, Miu Miu, Church e Car Shoe) e il suo modello di business sono difficilmente replicabili dai concorrenti e garantiscono elevati margini di profitto. Inoltre, il 60% del fatturato dell’azienda deriva dalla vendita di prodotti in pelle e questo contribuisce ad aumentare la profittabilità.
“Lo sfavorevole andamento dei tassi di cambio e il brusco rallentamento delle vendite in Asia (che rappresenta un terzo del giro d’affari complessivo del gruppo) hanno pesato sui conti di Prada degli ultimi trimestri, ma la reazione del mercato è stata eccessiva”, dice Paul Swinand, analista azionario di Morningstar. “La decisione del management di puntare sul canale retail, attraverso l’apertura di negozi monomarca, avrà un impatto positivo sia sui ricavi sia sui margini di profitto. Nei prossimi cinque anni prevediamo una crescita media del fatturato del 6,5% e stimiamo un fair value pari a 41 dollari di Hong Kong”.
Beni di consumo difensivi
Procter & Gamble
E’ una delle più grandi aziende al mondo nella produzione di beni di consumo e per la cura del corpo con marchi come Pantene e Infasil, che da soli generano ricavi per circa un miliardo di dollari. La sua estesa rete di distribuzione e i grossi volumi di produzione le permettono di avere elevate economie di scale e quindi di ricavare livelli di profittabilità e flussi di cassa superiori alla media del settore.
“La debole crescita dei consumi in Europa e negli Usa, insieme allo sfavorevole andamento dei tassi di cambio, freneranno i progressi nel fatturato nel breve periodo, ma le nostre stime indicano un aumento dei ricavi a un tasso medio del 2,4% nei prossimi cinque anni”, dice Erin Lash analista azionaria di Morningstar. “Il gruppo americano ha recentemente ridimensionamento il portafoglio marchi e ha operato una seria politica di razionalizzazione dei costi. Questo permetterà di migliorare i margini di profitto e di allocare il capitale in maniera più efficiente. In base a queste ipotesi stimiamo un fair value di 90 dollari per azione”.
Energia
Continental Resource
La compagnia petrolifera americana è riuscita a conquistare una posizione di vantaggio nei confronti dei competitor grazie al rendimento dei suoi siti estrattivi, che gli garantiscono elevati volumi di produzione a basso costo, e al considerevole numero di aree ancora da esplorare. “Il crollo del prezzo del greggio sta pesando sui conti delle società del comparto, ma Contnental Resource è stata tra quelle che meglio è riuscita a reagire alle nuove condizioni del mercato”, dice David Meats, analista azionario di Morningstar. “A nostro avviso il mercato sottovaluta la stabilità finanziaria e la grande disponibilità di cassa del gruppo e scambia le sue azioni a un tasso di sconto superiore al 30% rispetto al nostro fair value che è pari a 50 dollari”.
Finanza
Svenska Handelsbanken
La banca beneficia della struttura oligopolistica del mercato creditizio svedese, in cui i primi quattro istituti di credito (Svenska è il terzo in ordine di grandezza) controllano il 70% del totale dei depositi del paese. I risparmiatori hanno scarse alternative e continuano a dare fiducia alla propria banca (situazione in cui i costi di switch sono elevati), mentre gli istituti di credito, dal canto loro, non sono costretti a farsi concorrenza sulla remunerazione dei depositi e possono garantirsi margini di profitto più elevati.
Svenska, inoltre, ha un modello di business fortemente decentrato in cui ognuna delle circa 800 filiali decide quali servizi offrire. In questo modo riesce a massimizzare la profittabilità di ogni singola filiale e a soddisfare le esigenze dei correntisti. Per queste ragioni gli analisti riconoscono a Svenska una posizione di vantaggio competitivo. In base alle previsioni per i prossimi cinque anni, che indicano una crescita media dei prestiti del 3% e un margine da interesse in aumento, la stima del fair value per il titolo della banca scandinava è pari a 156 corone svedesi.
Healthcare
Allergan
Ha costruito il suo Economic moat grazie alla leadership in nicchie di mercato come l’oculistica e la chirurgia estetica. Dalle vendite del Botox, ad esempio, l’azienda ricava oltre due miliardi di dollari e margini di profitto molto alti. Il processo produttivo di questa sostanza, infatti, è complesso e comporta elevati costi per i test clinici che rappresentano una barriera alta all’ingresso di competitor. Anche grazie ad acquisizioni mirate, Allergan è riuscita a diversificare il suo portafoglio prodotti e ad aumentare il numero di farmaci coperti da brevetto.
“Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo che la società sia in grado di aumentare i ricavi a un tasso medio del 12% e di espandere il margine Ebitda dall’attuale 33% al 48%. In base a queste ipotesi stimiamo un fair value pari a 370 dollari”, dice Michael Waterhouse, analista azionario di Morningstar.
Beni Industriali
Royal Philips
La società deve la sua elevata profittabilità al forte posizionamento nel segmento healthcare e dell’illuminazione. La strategia dell’azienda olandese, che fornisce ai centri ospedalieri strumenti per la diagnosi e la cura di malattie, è quella di mantenere strette relazioni con i suoi clienti. Philips si occupa anche del training del personale all’utilizzo delle strumentazioni e questo riduce le probabilità di essere sostituito da un diverso fornitore (i cosiddetti costi di switch).
L’azienda, inoltre, possiede numerosi brevetti sia nel campo della strumentazione medica che in quello dei sistemi di illuminazione professionale, che gli permettono di vendere i propri prodotti con margini di profitto elevati. In base alle previsioni degli analisti, che indicano una crescita media del fatturato del 3% nei prossimi cinque anni e un’espansione del margine operativo di 300 punti base (dall’attuale 7% al 10% nel 2019), la stima del fair value è pari a 30 euro per azione.
Utility
ITC Holding
E’ il più grande operatore indipendente attivo nel business delle reti di trasmissione di energia elettrica e il suo Economic moat deriva dalla capacità di sfruttare a proprio favore le limitate dimensioni del mercato servito (quello che gli analisti chiamano scala efficiente). Nessun competitor, infatti, ha interesse a investire nell’installazione di nuove linee, poiché il rendimento di questa operazione rischierebbe di essere molto basso; inoltre le autorità federali non danno nuove concessione se non ritengano che il mercato non ne abbia bisogno. Per queste ragioni, quindi, ITC opera in una specie di monopolio regolamentato che le garantisce elevati rendimenti del capitale. Il fair value del titolo è pari a 42 euro per azione.
Real Estate
Ventas
E’ riuscita a guadagnarsi una posizione di vantaggio all’interno del settore real estate, grazie a una strategia finalizzata a costruire un portafoglio di asset di grande qualità in segmenti particolarmente vantaggiosi dal punto di vista demografico. L’azienda americana è esposta al mercato delle residenze per anziani e a quello delle strutture sanitarie (ospedali e altre strutture mediche) che, in seguito all’invecchiamento della popolazione e alla riforma della sanità promossa dal governo Obama, promettono di garantire una crescita sostenuta del fatturato e dei margini di profitto.
“Nei prossimi cinque anni prevediamo un progresso dei ricavi a un tasso medio del 10%, anche grazie all’investimento in nuove proprietà immobiliari, e l’allargamento del margine operativo dall’attuale 25% al 29% nel 2019”, dice Todd Lukasic, analista azionario di Morningstar. “In base a queste ipotesi stimiamo per il titolo un fair value pari a 81 dollari”.
Tecnologia
Applied Materials
Applied Materials è il leader globale nella produzione di semiconduttori. Grazie a una quota di mercato di circa il 18%, il gruppo riesce a realizzare elevate economie di scala e a destinare le risorse finanziarie risparmiate in investimenti in ricerca e sviluppo, al fine di rafforzare il suo primato nel settore. Diversamente dai suoi competitor, l’azienda americana, ha un’offerta molto ben diversificata che riesce a soddisfare le esigenze di qualsiasi produttore di micro chip.
“Applied Materials è fortemente esposta all’andamento del ciclo economico e per questo ci aspettiamo una lieve contrazione delle vendita per l’esercizio in corso. Nei prossimi quattro anni, comunque, i ricavi dovrebbero salire a un tasso medio del 7%”, dice Abhinav Davuluri analista azionario di Morningstar. “Nel breve termine la profittabilità dell’azienda risentirà degli investimenti in ricerca e sviluppo, ma nel lungo periodo il margine operativo dovrebbe superare il 20%. In base a queste ipotesi stimiamo un fair value pari a 20 dollari per azione”.
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