Gli assi nella manica dei fondi pensione

Morningstar ha calcolato la performance attribution dei portafogli azionari che si sono comportati meglio negli ultimi tre anni.

Francesco Lavecchia 19/11/2015 | 09:56
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Quali sono le stock che hanno trainato il rendimento dei fondi pensione italiani? Abbiamo cercato di capirlo analizzando i portafogli delle linee azionarie che negli ultimi tre anni hanno registrato le performance più elevate.

La speciale classifica prende in considerazione un intervallo temporale di medio periodo (è però bene ricordare che l’investimento previdenziale è di lungo periodo e può comprendere più cicli di mercato) e tiene conto soltanto dei fondi pensione che danno a Morningstar i portafogli (nel campione sono presenti le linee con dati aggiornati almenoal 31 dicembre 2014), vede al primo posto Insieme Linea Dinamica Internazionale.

Insieme cresce con Wall Street
Il comparto, lanciato a gennaio del 2002 e gestito da Allianz Spa, ha registrato un rendimento a tre anni annualizzato, aggiornato al 16 novembre e in euro, del 14% e una dispersione attorno alla media dell’8,52%.

Rispetto alla categoria (Azionari Internazionali Large Value) la linea azionaria di Insieme sovrappesa il mercato statunitense e quelli di Giappone e Australasia (i dati si riferiscono al portafoglio al 31 agosto 2015), mentre è scarsamente esposta ai paesi europei fuori dalla moneta unica (compreso il Regno Unito) e a quelli asiatici. Relativamente alla diversificazione settoriale del portafoglio, invece, le differenze più marcate rispetto ai competitor sono legate al minor peso dei segmenti energy, delle materie prime e immobiliare.

Il patrimonio del comparto è fortemente concentrato in tre fondi Allianz: Europe, Usa e Pacific (il restante 3% circa è impiegato in titoli di stato italiani). Per questo motivo l’individuazione dei principali contribuenti alla performance della linea azionaria di Insieme è possibile solo guardando il peso dei singoli comparti e i titoli che più hanno inciso sul ritornodi questi ultimi. Facendo questo esercizio si scopre che il rendimento del comparto è da attribuire in larga parte al buon andamento delle big di Wall Street, in particolare di Apple (fair value Morningstar pari a 140 dollari) e di Wells Fargo (fair value uguale a 61 dollari) che hanno fruttato ad Insieme un apprezzamento del capitale rispettivamente del 42%* e dell’86%*. Prezioso si è rivelato anche l’investimento nella compagnia farmaceutica svizzera Novartis, la cui posizione si è rivalutata di circa il 90%*.

Previgest Mediolanum, rendimento Made in Italy
Al secondo posto, grazie a una performance del 13,28% (e una standard deviation dell’8,18%) c’è il comparto Previgest Mediolanum Fund Azionario A, lanciato dalla Sgr del gruppo nel giugno del 1999. La gestione del portafoglio è improntata a uno stile più blend rispetto alla linea Insieme (i dati si riferiscono al portafoglio al 30 giugno 2015) e presenta, quindi, una maggior esposizione verso quei titoli con un rapporto P/E più elevato. Se confrontato, invece, con la media di categoria di appartenenza (Azionari Intenazionali Large Cap Blend), si nota il sovrappeso delle stocks dell’Area euro (36% del totale patrimonio investito in azioni) e il minor investimento sui mercati asiatici. Gli Stati Uniti contano per il 35% degli asset complessivi ed è significativa anche la componente di equity Australasia (2,56%).

Previgest è un fondo di fondi e le holding che compongono il portafoglio sono costituite da OICR Mediolanum specializzati nelle diverse aree geografiche. Guardando al peso relativo di ogni singolo comparto e ai top performer all’interno dei loro portafogli si scopre come il fondo abbia tratto grosso beneficio dal trend rialzista del Ftse Mib e in particolare dai guadagni realizzati dal comparto bancario. Gli investimenti in Intesa Sanpaolo e Unicredit (fair value pari a 3,50, il primo, e 5,50 euro il secondo) hanno reso rispettivamente il 188%* e il 79%* (il rendimento si riferisce all’apprezzamento della posizione del fondo pensione sul titolo, calcolata a tre anni alla fine del mese di ottobre e in valuta base). Importante è stata anche l’esposizione a Fiat Chrysler Automobiles (fair value pari a 20 euro), che ha registrato una crescita del 180%* circa.  

L’high-tech dà una mano ad Arti & Mestieri
La terza piazza se l’aggiudica il fondo Arti & Mestieri Crescita 25 + A che, nonostante abbia registrato una performance più bassa (12,74%), mostra rispetto ai primi due in classifica un grado di rischio inferiore (standard deviation pari a 7,51%). Anima Sgr, che gestisce questo comparto con uno stile large cap blend (i dati si riferiscono al portafoglio al 31 agosto 2015), predilige l’esposizione ai mercati dell’area euro e degli Stati Uniti (che insieme contano per l’80% circa del totale), mentre sottopesa rispetto alla media di categoria il Regno Unito e l’Asia. Il 22% dell’investimento azionario (quest’ultimo pari all’85% dell’asset complessivo) è destinato al settore tecnologico. Il team di gestione sovrappesa anche il segmento dei beni di consumo difensivi e quello manifatturiero. Andando in profondità, all’interno dei portafogli dei fondi azionari Anima che compongono l’asset allocation di Arti & Mestieri Crescita 25 + A, scopriamo che il maggior contributo alla performance dello stesso arriva dai titoli dell’high-tech, Activision Blizzard (ATVI) e Alphabet (la nuova denominazione di Google) e dall’azienda americana attiva nel settore dei beni di consumo difensivi Clorox. ATVI (fair valuel 36 dollari) ha visto salire la sua capitalizzazione di mercato di oltre il 40% negli ultimi tre anni (rendimento a tre anni in valuta base e fine ottobre). Il fondo, però, non ha avuto un timing perfetto nell’ingresso, ma è riuscito comunque a portare a casa un rendimento di circa il 30%* sul capitale investito. Nello stesso periodo Clorox (fair value 108 dollari) ha guadagnato il 21% (rendimento a tre anni in valuta base e fine ottobre), ma l’impatto sul patrimonio del comparto è stato appena superiore all’11%*. Discorso analogo vale per Alphabet (fair value pari a 755 dollari). Le azioni di Big G sono salite negli ultimi tre anni del 31%, mentre il team è riuscito a catturare solo la metà del rendimento*.         

*Il rendimento si riferisce all’apprezzamento della posizione del fondo pensione sul titolo, calcolata a tre anni alla fine del mese di ottobre e in valuta base.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Allianz Insieme - Linea Azionaria26,79 EUR0,00
Anima Arti & Mestieri Crescita 25+ A29,51 EUR0,00
Mediolanum Previgest Fund Azionario A22,75 EUR0,00

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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