La Cina sta passando da un modello di sviluppo basato sulle esportazioni a uno guidato dai consumi interni. Secondo il premier Li Keqiang, l’urbanizzazione ridurrà le disparità tra popolazione rurale e cittadina e quest’ultima raddoppierà il proprio reddito entro il 2022. I cambiamenti genereranno opportunità di investimento, in particolare in settori ad alta crescita come la distribuzione, l’e-commerce, Internet e la telefonia mobile.
Gli Etf (Exchange traded product) esposti a tali segmenti e quotati sulle Borse europee, però, sono pochi. In genere, essi replicano i principali indici a capitalizzazione, nei quali i finanziari sono in sovrappeso. Nell’Hang Seng China Enterprise Index (HSCEI) rappresentano circa il 70% del totale, nel Ftse China 50 e nell’Msci China, rispettivamente il 52 e il 41%.
Troppo peso per le banche in difficoltà
La Cina ha perso il controllo sul settore finanziario quando ha permesso alle banche di stabilire in proprio i tassi di interesse sui prestiti. Questo promuove la concorrenza, ma genera preoccupazioni per i bilanci degli istituti di credito, che sono molto esposti al settore immobiliare, dove, secondo gli esperti, c’è il rischio di una bolla speculativa.
Con oltre 700 milioni di euro di patrimonio, Lyxor China Enterprise è il più grande Etf europeo sull’azionario cinese. Il secondo è iShares China large cap che replica il Ftse China 50, così come il db x-trackers. L’Etfs-E Fund Msci China A è indicizzato all’equity di classe A (titoli quotati a Shanghai e Shenzhen) per cui è meno esposto al segmento finanziario, ma quello industriale rappresenta il 20% del totale.
Dal 1 dicembre, Msci includerà le azioni N (negoziate a New York) nel suo indice sulla Cina. Giganti del web con Baidu e Alibaba saranno tra i primi dieci titoli, diminuendo il peso dei finanziari e aumentando quello dei tecnologici, dove le opportunità di crescita sono notevoli: se negli Stati Uniti nove persone su dieci usano Internet, nell’ex Celeste impero il rapporto è di cinque su dieci.
Opportunità settoriali
A parte i panieri generali, gli investitori europei hanno poche possibilità di esporsi a specifici segmenti del mercato cinese. db x-trackers ha alcuni prodotti che replicano benchmark settoriali dell’indice CSI300 (azioni di classe A), come ad esempio i Consumer discretionary (elettrodomestici, computer,ecc.).
Dal momento che il volto del Regno di mezzo sta cambiando, è importante che gli investitori scelgano attentamente i settori a cui vogliono esporsi. Dopo il crollo della Borsa ad agosto, l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha dichiarato: “Continuo a pensare che la Cina rappresenti un’opportunità senza precedenti nel lungo periodo”. Il paese rimane l’economia con il più alto tasso di crescita e la seconda più grande al mondo, ma la forte volatilità rende la selezione settoriale più importante oggi che in passato. La trasformazione porta innovazione. Speriamo raggiunga presto anche l’Europa.
Gli Etf settoriali citati nell’articolo sono prodotti di nicchia, adatti solamente a investitori con un ampio e diversificato portafoglio.
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