L’incertezza frena le Borse

I listini del Vecchio continente pagano i dubbi sulle future mosse delle Banche centrali. Milano cede il 2,42%. Male FCA e i bancari. In rialzo A2a. Wall Street risente della volatilità del prezzo del petrolio.   

Francesco Lavecchia 14/12/2015 | 17:45
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I listini di Eurolandia hanno chiuso in ribasso. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori restano concentrati sulle future mosse della Federal Reserve, previste per metà settimana. Il mercato si aspetta un aumento dei tassi di interesse, ma sarà interessante capire quale sarà la strategia di medio lungo periodo della Fed. Da questa parte dell’oceano, invece, il presidente della Bce, durante un discorso a Bologna, ha detto che l’Eurotower ha a disposizione gli strumenti idonei a raggiungere gli obiettivi sull’inflazione.

Milano chiude a -2,42%
A Piazza Affari, il Ftse Mib ha ceduto il 2,42%. Male Fca, che non raccoglie il parere favorevole del mercato all’idea dell’amministratore delegato, Sergio Marchionne, di riportare l’Alfa Romeo in Formula 1. In ribasso, tra i finanziari, Azimut, che ha messo a segno un’altra acquisizione in Australia attraverso la sua controllata Az Nga, Mps e Unicredit. Tra gli industriali perdono quota Stm e Buzzi Unicem. Bene, invece, A2a, Yoox Net-A-Porter e Ubi Banca.

New York negativa
A Wall Street i listini seguono l’altalena del prezzo del petrolio. Dopo un avvio di contrattazioni volatile, il prezzo del barile (contratto Wti) è in leggero rialzo, ma gli indici Nasdaq e Dow Jones continuano a essere sotto pressione. 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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