In Borsa non si parla solo di Fed

Europa contrastata. Gli investitori aspettano notizie sui tassi Usa e intanto studiano i dati macro del Vecchio continente. A Milano scende A2a. Vendite sulle popolari. New York si prepara a partire con il segno più. 

Marco Caprotti 16/12/2015 | 13:20
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Giornata nervosa per le Borse europee. Gli investitori sembrano oggi volere restare cauti, dopo l'euforia della vigilia, e aspettano l'annuncio delle 20 ora italiana per capire se effettivamente la Fed rispetterà le attese del mercato.

Nel frattempo gli investitori fanno in conti con i dati macro del Vecchio continente. L'indice Pmi manifatturiero elaborato da Markit per la Zona Euro è salito al 53,1 a dicembre dal 52,8 di novembre, toccando il livello massimo da 20 mesi. L'indice relativo alla produzione manifatturiera si è portato al 54,4 dal 54 di novembre, anche qui ai massimi. L'indice Pmi composito della produzione nella Zona Euro è sceso invece al 54 dal 54,2 di novembre (valore minimo su due mesi), mentre quello relativo alle attività terziarie è calato al 53,9 dal 54,2 (valore minimo su tre mesi). Il tasso di inflazione annuale a novembre nella zona euro è aumentato a quota 0,2% rispetto a 0,1% a ottobre. La stima flash pubblicata il 2 dicembre indicava 0,1%. Nel novembre 2014 era a 0,3%. Nella Ue a novembre era allo 0,1%, in rialzo rispetto a 0% a ottobre. Un anno prima era allo 0,3%. Lo rileva Eurostat. In Italia 0,2% a novembre dopo 0,3% a ottobre. A ottobre il surplus nel commercio dei beni della zona euro con il resto del mondo è stato di 24,1 miliardi rispetto a 22,4 miliardi un anno prima. Il commercio interno alla zona euro è aumentato a 150,1 miliardi, in rialzo dell'1%. Il valore delle esportazioni è stato di 181,1 miliardi, +1% rispetto a un anno prima (180,1 miliardi), quello delle importazioni è stato di 157 miliardi, sostanzialmente stabile rispetto a un anno prima (157,7 miliardi).

Sull'azionario milanese oltre al calo di A2a tengono di nuovo banco le vendite sulle popolari. Vanno male anche St e Luxottica. Segno meno anche per Prysmian che questa mattina ha annunciato l'aumento della sua quota in Oman Cables al 51% per un esborso di 100 milioni di euro. Telcom Italia è in calo all'indomani dell'assemblea che ha visto prevalere le posizioni di Vivendi e nel giorno della prima riunione del nuovo cda. In rialzo le Telecom risparmio. In calo generalizzato anche gli energetici con il prezzo del petrolio che è tornato a scendere.

New York positiva
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno più. Dal fronte macro, oltre alle decisioni della Fed sui tassi (accompagnate dalla proiezioni sull’economia Usa) sono attesi anche i numeri sui permessi per le nuove costruzioni.

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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