Le Borse provano a svegliarsi

Europa in recupero dopo il sell off di ieri. I mercati sperano in un intervento di Pechino per sostenere l'economia cinese. A Milano le immatricolazioni auto spongono Fca. Chiusura debole per Wall Street. 

Marco Caprotti 05/01/2016 | 09:41
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Borse europee in cerca di riscatto in apertura dopo un esordio di 2016 da dimenticare. Le sedute senza drammi dei listini asiatici (per lo più comunque in perdita), le indiscrezioni su diversi interventi da parte di Pechino per sostenere i mercati e lo yuan attraverso l'acquisto di asset e l'iniezione di liquidità favoriscono il recupero tecnico da parte degli indici continentali che però restano attenti alle evoluzioni del quadro economico-finanziario in Cina e dell'escalation di tensione in Medio Oriente. Oggi dal fronte macro europeo sono attesi i dati relativi all’inflazione, oltre a quelli sulla disoccupazione in Germania.

A Milano subito in evidenza Fiat Chrysler anche grazie alle immatricolazioni italiane (+27% a dicembre contro +18,6% del mercato complessivo). Brillante anche Exor mentre Ferrari dopo un primo allungo ha rallentato pur restando in territorio positivo.

New York giù
Un forte sell-off partito dall'azionario in Cina ieri ha messo al tappeto anche Wall Street, dove l'S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato il peggiore avvio d'anno dal 2001. Il Dow Jones non vedeva una seduta così dal 2008 ma poteva andare peggio: l'indice delle 30 blue chip rischiava di mettere a segno l'inizio d'anno peggiore dal 1932 con cali superiori al 2%. Alla fine gli indici Usa sono riusciti a ridurre le perdite permettendo di recuperare importanti soglie psicologiche fatta eccezione per il Nasdaq, che invece ha chiuso sotto i 5.000 punti per la prima volta dal 21 dicembre scorso.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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