Partenza contrastata per le Borse europee. I timori sull'andamento dell'economia cinese, alimentati da un incremento limitato dei prezzi al consumo a dicembre, e il nuovo tonfo della Borsa di Shanghai e delle altre piazze asiatiche anestetizzano in avvio i mercati azionari del Vecchio continente che non trovano forza per un rimbalzo dopo la settimana nera (-7% l'Eurostoxx) chiusa venerdì.
A Milano, tra le blue chip si mette in mostra Saipem grazie alla prospettiva di un suo ruolo nel progetto Nord Stream, il gasdotto che collega Russia e Germania, dopo i colloqui avvenuti tra il premier italiano, Matteo Renzi, e il leader russo, Vladimir Putin. In recupero i bancari e Telecom. Cerca il riscatto Fiat Chrysler dopo un’apertura negativa, mentre Ferrari resta sotto pressione e rompe al ribasso la soglia dei 40 euro.
Asia giù
Seduta negativa per l’Asia che ha pagato la situazione cinese e la debolezza mostrata da Wall Street settimana scorsa. La seduta di venerdì negli Usa è finita in calo e sui minimi di giornata. L'S&P 500 e il Dow Jones hanno così archiviato la peggiore ottava di inizio anno di sempre. Dopo un iniziale entusiasmo legato a un ottimo rapporto sull'occupazione americana a dicembre, gli indici hanno perso slancio accelerando al ribasso nelle ultime ore di contrattazioni.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.