Il mercato non subisce il fascino delle rinnovabili. I titoli appartenenti al comparto delle utility dell’energia coperti dagli analisti di Morningstar continuano a essere scambiati in linea con il fair value nonostante il negativo andamento in Borsa abbia ridotto il prezzo di mercato.
“Nel lungo termine il comparto beneficerà della crescita nella domanda di energie rinnovabili, anche se in futuro questo segmento continuerà a essere fortemente dipendente dagli investimenti governativi”, dice Travis Miller direttore del team degli analisti del settore utility.
ITC Holdings è un buy
“Tra le aziende esposte al business delle rinnovabili, ITC Holding rappresenta la nostra migliore idea di investimento. Il titolo offre un’ottima combinazione in termini di valutazione, vantaggio competitivo e crescita, inoltre la società è favorita rispetto ai competitor dal fatto di essere molto concentrata sul business della trasmissione di energia, piuttosto che nella produzione (attività che è maggiormente vincolata dai finanziamenti statali)” aggiunge Miller.
Negli ultimi 12 mesi, l’indice Msci delle utility dell’energia a livello globale (in euro) ha ceduto oltre il 5% (il 3% circa solo nell’ultimo trimestre) ma il 50% delle azioni è scambiato a un rapporto prezzo/fair value (P/FV) attorno all’unità (Figura 1).
Figura 1: Rendimento indice MSCI Utility dell'energia
Fonte dati: Morningstar Direct
Dati al 11-01-2016
Il rendimento negativo è in parte spiegato dalle aspettative sulla crescita dei tassi di interesse americani. Il maggior costo del denaro, infatti, aumenta il peso degli oneri finanziari sui prestiti richiesti dalle società, riducendo il rendimento del capitale, e fa salire la domanda di bond a danno dell’equity delle utility che, a causa del loro elevato dividend yield, sono considerate una sorta di sostituto dei titoli governativi, in particolar modo negli Usa.
Segmento equamente valutato
Il calo dei prezzi ha in parte contribuito ad azzerare il premio riconosciuto dal mercato al settore. La mediana del rapporto P/FV è passata da 1,20, nei primi mesi del 2015, all’attuale 1,01 (Figura 2). Le azioni sono quindi scambiate in linea con la valutazione degli analisti di Morningstar. Il risultato? Poche opportunità di investimento.
Figura 2: Rapporto P/FV sottosettore Utility dell'energia
Fonte dati: Morningstar Direct
Dati al 11-01-2016
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