Le Borse continuano a piangere

Europa negativa. Pesano la debolezza del petrolio, le preoccupazioni per la crescita globale e il calo del comparto auto. A Milano (-1,67%) crolla Fca. In discesa anche il settore delle torri. New York è ancora frenata dall’hi-tech. 

Marco Caprotti 14/01/2016 | 17:43
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Seduta negativa per le Borse europee. Colpa della debolezza del greggio, dei timori per la crescita globale e della debolezza del settore auto. Ad appesantire  sono arrivate anche indiscrezioni secondo cui diversi membri della Banca centrale europea sarebbero scettici su nuove misure a breve di allentamento e sostegno all'economia. Profondo rosso per il comparto auto dopo le stime di un calo delle vendite in Russia nel 2015.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,67%, Fiat è crollata penalizzata anche dalle accuse (respinte dal gruppo) di aver falsificato le vendite negli Usa. In calo anche il comparto delle torri di trasmissione che, secondo gli analisti, sono correttamente valutate e non offrono possibilità di upside.

New York giù
A Wall Street, dopo una mezz'ora incerta di scambi, gli indici hanno virato con decisione in negativo. Come ieri, è il Nasdaq a soffrire più di tutti. JP Morgan tenta di mantenersi in rialzo alla luce di una trimestrale oltre le stime. Dal fronte macro è arrivata la notizia che le richieste iniziali di sussidi alla disoccupazione, nella settimana terminata lo scorso 9 gennaio, sono salite di di 7mila unità a 284mila, secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che si aspettavano un lieve calo. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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