Le Borse non sanno dove andare

Europa negativa dopo una partenza con tentativi di rialzo. Pesa il calo del petrolio. L’auto si riprende un po’. A Milano Fca fa fatica. Poco mosse le popolari dopo il rally di ieri. L’Asia si preoccupa per la Cina. New York si sveglia. 

Marco Caprotti 15/01/2016 | 10:11
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Avvio incerto per le Borse europee dopo la seduta disastrosa della vigilia che ha visto le piazze del Vecchio Continente tornare ai livelli di oltre un anno fa. Dopo una partenza con gli indici vicini alla parità, prevale il rosso, segno che resta alta la preoccupazione per i nuovi cali del greggio. Il petrolio, dopo il timido tentativo di rimbalzo di ieri, è tornato a perdere terreno con il Wti consegna a marzo scambiato in calo del 2,4% a 31,34 dollari al barile e il Brent dell'1,98% a 30,28 dollari al barile. Sembrano essersi invece attenuate le preoccupazioni sul settore auto che hanno messo ieri i listini al tappeto.

A Piazza Affari, Fca ha aperto in recupero. In coda al listino invece Cnh Industrial dopo che il Credit Suisse ha avviato la copertura con underperform. Poco mosse le banche popolari che ieri avevano rappresentato il principale spunto positivo a Milano.

Asia giù, New York su
Seduta pesante per l’Asia che ha pagato la nuova tornata di dati che mostrano il rallentamento della Cina. In questa situazione gli operatori non hanno tenuto conto dell’andamento di New York. La seduta ieri a Wall Street è finita in rialzo anche se sotto i massimi visti nel durante. Grazie alla volata del settore energetico, l’azionario Usa ha messo a segno il migliore rally dallo scorso dicembre riportando in pari il bilancio settimanale. Dai dati macroeconomici odierni si cercheranno conferme del fatto che l'inflazione resta al palo, cosa che alimenterebbe le attese per un passo lento nel rialzo dei tassi nel 2016.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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