Partenza nel segno del recupero per le Borse europee. Gli investitori hanno tirato un sospiro di sollievo dopo la pubblicazione del pil cinese, cresciuto nel 2015 del 6,9%. La variazione è inferiore al target di Pechino del 7% e mette in evidenza una frenata della congiuntura cinese. D'altra parte il dato superiore alle attese degli analisti, che avevano messo in conto una frenata più violenta. Sempre oggi la Cina ha annunciato che la produzione industriale è migliorata del 5,9% a dicembre rispetto allo stesso mese del 2014, mentre le vendite al dettaglio sono aumentate, sempre a dicembre, dell'11,1%. Anche in questo caso i dati, pur testimoniando un rallentamento dell'economia del Dragone, sono stati accolti positivamente dagli esperti. Di questa situazione hanno approfittato i listini asiatici.
A sostenere le piazze finanziarie oggi è anche il rimbalzo del greggio che si allontana dai minimi toccati ieri e tenta di avvicinarsi alla soglia dei 30 dollari al barile. Oggi è molto atteso il rapporto mensile sul petrolio elaborato dall'Agenzia Internazionale dell'Energia.
A Milano banche volatili
A Milano volatili le azioni delle banche. Dopo un avvio in vivace rialzo per tutto il settore, i titoli stanno rallentando il passo. Recuperano punti le Ferrari, che però passano di mano a prezzi inferiori del 15% rispetto allo scorso 4 gennaio, giorno del debutto a Piazza Affari. Continuano a salire le Moncler, sempre grazie indicazioni positive fornite dal presidente Remo Ruffini, in occasione della sfilata per le presentazioni delle collezioni maschili. Per contro Ferragamo ha imboccato al strada del ribasso nonostante l'ad Michele Norsa, a margine della sfilata, abbia auspicato una crescita doppia rispetto a quella dell'economia globale anche per il 2016 per la casa fiorentina. Corrono le Telecom Italia mentre il mercato che si interroga sul processo di consolidamento delle tlc europee, che potrebbe vedere la compagnia sia nel ruolo di preda, che in quello di predatore.
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