Meglio vendere o approfittare dell’opportunità di acquisto? Questa domanda risuona nella testa degli investitori ogni volta che i titoli - oppure interi mercati - iniziano a crollare vertiginosamente. O anche quando le valutazioni, indipendentemente dall’andamento generale dei listini, iniziano ad allontanarsi troppo dai fair value stimati dagli analisti.
Lo si sta vivendo in questi giorni con i pesanti ribassi dei listini mondiali causati dai dati macro cinesi che mostrano un forte rallentamento della prima economia emergente del pianeta. Un buon osservatorio, in questo senso, è la Borsa italiana. L'inizio da incubo di Piazza Affari e delle Borse globali ha quasi annullato i guadagni realizzati da Milano nell'intero anno passato (+13% circa) e riportato il Ftse Mib ai livelli dei primi giorni del 2015. Da inizio 2016, il principale indice della Borsa milanese è arretrato del 10,38% attestandosi a 19.195 punti, minimo da un anno. Questa performance ha ridotto di circa 46 miliardi di euro la capitalizzazione del paniere delle blue chip che al 30 dicembre scorso si attestava a 450 miliardi. Per quanto riguarda le singole azioni un esempio recente è stato il tonfo delle azioni Volkwagen seguito allo scandalo delle emissioni farlocche in Usa. Tutti momenti di sell off che, secondo molti investitori, si trasformano in buy opportunity.
Non tutto è da comprare
“Parlare di acquisti e vendite in fasi di debolezza dei mercati – e soprattutto in questo periodo – è semplicistico”, spiega Christine Benz, direttore dell’analisi sulle strategie di finanza personale di Morningstar. L’universo azionario coperto dalla ricerca Morningstar tratta con uno sconto medio del 13% rispetto ai far value stimati, molto lontano dai minimi toccati nel 2008. “E’ vero che i mercati stanno perdendo molto, ma teniamo conto che vengono da anni passati di corsa. Diversi esperti di mercato, compresi i nostri, pensano che le occasioni di acquisto non stiano fioccando”, continua Benz. “Certo, la tentazione di buttarsi su alcune azioni o determinati segmenti è forte. Ma bisogna tenere presente che, a volte, valutazioni molto basse sono giustificate da determinate situazioni dei mercati di riferimento o dei bilanci aziendali”.
Questo non significa lasciare i portafogli come sono. “I mercati volatili sono, prima di tutto, l’occasione giusta per sistemare l’asset allocation in base ai propri obiettivi”, dice il direttore di Morningstar. “Nel corso del tempo capita di accumulare asset di cui in realtà non si ha bisogno. Periodi come quello che stiamo attraversando sono il momento giusto per fare un po’ di ribilanciamento. È l’occasione giusta per orientarsi su prodotti di qualità, sia che si tratti di equity che di reddito fisso”.
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