Partenza negativa per le piazze finanziarie del Vecchio continente. L’umore delle Borse mondiali è improntato a un generale pessimismo. La combinazione del crollo del prezzo del petrolio, dei timori legati all’economia cinese e della congiuntura globale stanno allontanando gli investitori dal mercato equity.
A Piazza Affari il Ftse Mib ha aperto a -0,94%. Ancora in difficoltà i bancari, guidati dal forte ribasso registrato da Mps. Fca è stata sospesa per eccesso di volatilità e segna un teorico -5,38%. Partenza positiva, invece, per Saipem e Luxottica. La seconda, in particolare, prova il recupero dopo le vendite seguite alle dimissioni di uno dei tre Ad.
Tokyo giù del 3,15%
Le Borse asiatiche hanno chiuso in ribasso in scia al negativo risultato di Wall Street (Dow Jones -1,8%, Nasdaq -2,24%). Il calo del prezzo del petrolio, tornato sotto la soglia dei 30 dollari al barile (quotazione del WTI) e i timori per il rallentamento dell’economia mondiale hanno fatto scattare le vendite anche sui listini di Cina e Giappone. Shanghai ha chiuso a -0,38% nonostante l’indice Pmi dei servizi nel Paese del Drago abbia registrato a gennaio la crescita più alta negli ultimi sei mesi. E’ andata peggio a Tokyo che invece ha riportato una perdita del 3,15%.
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