Brusca inversione di tendenza per gli indici milanesi e forte indebolimento per quelli europei. A fare lo sgambetto è stata la Bce che, nel Bollettino mensile, ha confermato i timori di deflazione per i prossimi mesi. Lo zampino ce lo ha messo anche l’euro, salito a un nuovo massimo sul dollaro di 1,11675.
A Piazza Affari nuovo crollo per i diritti Saipem ancora in asta di volatilità, ma al ribasso. Tornano le vendite sui bancari. In positivo i petroliferi.
New York col segno più
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno più. Dal ffronte macro sono attesi i dati relativi alle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e quelli sugli ordinativi alle fabbriche. Le orecchie saranno tese al discorso del presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, dal quale sperano di avere indicazioni sullo stato di salute dell’economia e sul futuro dei tassi di interesse.
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