Seduta con il segno meno per le Borse europee. E’ continuata, insomma, la fuga dal rischio e gli investitori hanno proseguito nello spostamento della liquidità sui titoli di Stato (il rendimento del Bund è sceso a 0,25%) mentre l'oro è andato ai massimi da ottobre a 1.175 dollari l'oncia.
A Milano, dove l’indice FtseMib ha segnato -4,69%, hanno resistito solo Enel Green Power in attesa dei conti, Generali e Italcementi. E’ sprofondata Saipem dopo che Standard&Poor’s ha messo sotto revisione il rating della società in vista di un peggioramento. In generale, si è arrivati alla sospensione in asta di volatilità di 13 titoli a maggiore capitalizzazione, soprattutto finanziari cui si è affiancata Fca.
New York negativa
Wall Street viaggia con il segno meno, come era stato ampiamente anticipato dall'andamento dei future nel premercato. A pesare sull'umore degli investitori è il nuovo calo del petrolio, che torna attorno alla soglia dei 30 dollari al barile. Si fanno sentire inoltre i timori sul rallentamento della crescita globale e non aiuta la frenata del comparto tecnologico. A sostenere i listini, che vengono dai forti ribassi della settimana scorsa, non bastano alcune trimestrali positive, come quella di Hasbro, per trovare il guizzo e portarsi in territorio positivo.
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