Seduta positiva per l’Europa. Gli operatori di borsa hanno brindato con un giorno di ritardo ai toni accomodanti usati ieri da Mario Draghi, il governatore della Banca centrale europea, riguardo alla politica monetaria. Aiuta la corsa dei listini asiatici mentre si studia l'andamento del petrolio: si è sgonfiato il rally di questa mattina sulla scia di un accordo preliminare raggiunto dai quattro principali produttori di greggio al mondo per congelare la produzione ai livelli del mese scorso. L'intesa siglata a Doha tra l'Arabia Saudita, il Qatar, il Venezuela (tutti e tre parte dell'Opec) e la Russia (che del cartello non fa parte) è vista in parte come un passo significativo verso un coordinamento per sostenere i prezzi del barile; allo stesso tempo però quell'intesa richiede che altri produttori facciano altrettanto.
Milano, dove l’indice FtseMib ha segnato xx%, è riuscita a recuperare dai minimi di giornata grazie ai bancari. Giù Telecom Italia, nonostante conti 2015 pressoché in linea con le attese. Hanno pesato le dichiarazioni di Orange che ha negato le voci di un acquisto del gruppo italiano. In calo Fca che non è riuscita ad approfittare dei buoni dati sulle immatricolazioni auto in Europa.
New York positiva
Wall Street viaggia con il segno più. Prosegue così il rimbalzo dei listini americani iniziato venerdì scorso, quando il Dow Jones e l'S&P 500 registrò la prima giornata positiva dopo cinque di fila in calo. L'indice Empire State, che misura l'andamento delle attivitò manifatturiere nell'area di New York, è migliorato a -16,64 punti a febbraio dai 19,37 punti di gennaio. Il dato è tuttavia decisamente peggiore delle attese degli analisti che si attendevano un miglioramento a quota -10 punti.
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