Eurolandia in rosso

I timori di una nuova fase di recessione per la regione frenano i listini del Vecchio continente. Milano cede l'1,19% A Piazza Affare male i bancari e gli energetici. Sprint di Mediaset. Wall Street parte in ribasso. 

Francesco Lavecchia 19/02/2016 | 17:46
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Le Borse europee hanno chiuso in ribasso una seduta caratterizzata dall’alta volatilità. Alla fine hanno prevalso i timori legati a un peggioramento dell’economia del Vecchio continente: la fiducia dei consumatori dell’Area euro è scesa nel mese di febbraio più del previsto, inoltre il basso tasso di inflazione alimenta le preoccupazioni che la regione possa tornare in una nuova fase di recessione. Il vice presidente della BCE, Vitor Constancio, ha però cercato di tranquillizzare i mercati assicurando che l’Eurotower farà tutto il necessario per sostenere l’economia europea.

Bancari in ribasso a Piazza Affari
A Milano il Ftse Mib ha chiuso a -1,19%.  A tradire Piazza Affari è stato ancora una volta il comparto bancario e in particolare i titoli delle popolari come Banca Popolare Emilia Romagna e Banco Popolare. Male anche gli energetici e Telecom Italia. Mediast guadagna oltre il 3% sui rumors di un'offerta in arrivo da Vivendi per Premium. Bene anche Poste Italiane e Campari. 

Wall Street negativa
Apertura in calo per Wall Street in scia al negativo andamento delle Borse europee e al nuovo calo del prezzo del greggio. L’indice Dow Jones perde circa mezzo punto percentuale, mentre il Nasdaq viaggia poco sotto la parità. Sul fronte macro si è registrato l’aumento dei prezzi al consumo a gennaio rispetto allo scorso anno, ma lo scarso progresso rispetto al mese precedente non ha soddisfatto il mercato.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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