Al giro di boa delle contrattazioni si aggravano le perdite sui listini di Eurolandia in scia al calo del prezzo del greggio. L’Iran ha rispedito al mittente la proposta di congelare la produzione di petrolio sui livelli di gennaio (proposta da Russia e Arabia Saudita per sostenere le quotazioni della materia prima) facendo scivolare il barile nuovamente sotto i 32 dollari. In arrivo, nel pomeriggio, il dato relativo alle scorte di greggio degli Stati Uniti che potrebbe aiutare a frenare la discesa.
Saipem e Tenaris in forte calo
A Piazza Affari il Ftse Mib segna -2,05% in seguito alla cattiva intonazione di energetici e bancari. Tenaris e Saipem perdono oltre cinque punti percentuali, mentre il passivo di Banca Popolare Emilia Romagna e Mps supera il 4%. In rialzo Exon, mentre il dato relativo alla crescita degli ordinativi industriali in Italia non scuote le stock del manifatturiero.
Wall Street negativa
L’andamento dei future a New York indica che Wall Street aprirà in ribasso. Nel pomeriggio saranno pubblicati gli aggiornamenti relativi alle vendite di case nuove e all’indice Pmi del settore servizi, ma difficilmente i listini cambieranno direzione se prima non lo faranno le quotazioni dell’oro nero.
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