Tono positivo in avvio per le Borse europee che sembrano voler ampliare il rimbalzo di ieri. In evidenza i titoli del comparto petrolifero, sulla scia di un greggio in recupero con il Wti a 35,09 dollari al barile (+0,75%) e il Brent a 35,44 dollari al barile (+0,42%). A mettere il turbo alle quotazioni dell’oro nero sono state le dichiarazioni del ministro petrolifero del Venezuela: in un’intervista Eulogio Del Pino ha detto che si incontrerà a metà marzo con i colleghi di Russia, Arabia Saudita e Qatar per discutere su come stabilizzare i prezzi.
A Milano balza Eni dopo i conti 2015 e la conferma della cedola. Bene anche Tenaris e Saipem che, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe rivedere in anticipo il piano industriale. Acquisti anche su Fca dopo che ieri si è riaccesa la speculazione su una possibile alleanza con Peugeot. Più volatili invece i titoli bancari.
Asia a due facce, NY su
In Asia, andamento contrastato per le principali borse cinesi. La Borsa di Shanghai, che da oggi ospita il vertice del G-20, chiude in rialzo mentre l'altra grande piazza della Cina continentale, Shenzhen, termina in lieve ribasso. I listini orientali non hanno approfittato del buon umore di New York. La seduta di ieri a Wall Street è finita in rally con gli indici americani sui massimi intraday grazie alla volata del petrolio. Dal fronte macroeconomico, la buona notizia di ieri è stata il balzo degli ordini di beni durevoli.
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