Le valutazioni di fine febbraio promuovono il settore beni di consumo. Secondo gli analisti di Morningstar, le migliori idee di investimento nel Vecchio continente sono tra i titoli di questo comparto, in particolare fra quelli con un Economic Moat elevato. Si tratta di aziende che riescono a mantenere alti rendimenti del capitale anche in condizioni di forte incertezza economica e sono in grado di sopportare meglio la volatilità dei mercati azionari.
Nella lista delle Best idea del mese di marzo di Morningstar ci sono molte conferme e qualche nuovo ingresso. I titoli del lusso Swatch, Prada e CFR, oltre a Nestle e Kingfisher, mantengono salde le loro posizioni, mentre Carrefour e Inditex fanno il loro ingresso nella lista dei favoriti.
Carrefour e Inditex brillano tra i consumer
Carrefour è la più grande catena di supermercati in Europa e la seconda nel mondo, ma la Borsa non valuta in maniera adeguata la capacità del gruppo di far leva sulle elevate economie di scala per realizzare margini di profitto superiori alla media. L’azienda transalpina è presente nei maggiori paesi del Vecchio continente, in Cina, India e in America latina e ha differenziato anche la struttura dei negozi che fanno parte della sua rete di vendita (ipermercati, supermercati, mini-market, discount, oltre allo sviluppo del canale online). Questo le permette di diversificare il suo fatturato e di sfruttare al massimo il suo vantaggio di costo. Il titolo ha pagato il rallentamento delle vendite in Europa e in America latina e ora è scambiato a un tasso di sconto di circa il 20% rispetto al fair value di 32 euro.
“Ci aspettiamo che Carrefour continui a investire per ampliare la superficie di vendita in Brasile, Argentina e Cina. In questo modo la società riuscirebbe a crescere a un ritmo del 2,6% nei prossimi cinque anni e a mantenere un margine operativo attorno al 3%”, dice Ken Perkins analista azionario di Morningstar.
Inditex è uno lei leader mondiali nel fast fashion retail. Il gruppo spagnolo riesce a generare rendimenti del capitale superiori a quelli della concorrenza (Economic moat) grazie alla forza dei suoi brand (Zara, Pull&Bear, Bershka, Massimo Dutti) e a un modello di business di successo. Inoltre, le elevate economie di scala e le scelte nella localizzazione delle strutture produttive le garantiscono un vantaggio di costo nei confronti dei competitor. “Diversamente da altre aziende del settore, i cui ordini vengono raccolti in largo anticipo sull’avvio della stagione, Inditex riesce a produrre oltre 30.000 modelli in un anno e a distribuire la merce in 24-48 ore. In questo modo è meno dipendente dal successo di una linea di abbigliamento, minimizza il fashion risk e massimizza le vendite a prezzo pieno”, dice Bridget Weishaar analista equity di Morningstar. “Ci aspettiamo che nei prossimi anni Inditex continui a crescere a un tasso medio superiore al 10% per effetto dell’estensione dello spazio espositivo, mentre i margini di profitto dovrebbero beneficiare dello sviluppo del canale e-commerce”.
Credit Suisse e Crédite Agricole salgono tra i bancari
Nel settore finanza, oltre alla conferma di Royal Bank of Scotland Group, gli analisti puntano anche su Credit Suisse e Credit Agricole. Il comparto ha risentito dei timori relativi alla congiuntura globale e delle paure legate al potenziale impatto della crisi del petrolio sui conti degli istituti di credito. Questo ha reso le valutazioni dei titoli bancari ancora più convenienti. “L’esposizione delle banche europee ai titoli energetici è del tutto gestibile e i bond iscritti nei loro bilanci sono molto scontati sul mercato. Questo contribuisce a ridimensionare l’entità del rischio”, dice Erin Davis analista azionaria di Morningstar.
”Credit Suisse è una delle maggiori società nel segmento private banking. La capacità nella gestione degli investimenti ha consolidato il rapporto con la sua clientela e questo, a sua volta, le ha permesso di soffrire meno la concorrenza sul prezzo da parte dei competitor. Per Crédit Agricole, invece, la fonte di vantaggio competitivo è rappresentata dal solido posizionamento nel segmento retail. La banca francese, infatti, detiene il 25% dei depositi delle famiglie e concede l’80% dei prestiti all’agricoltura. Questo le permette di finanziarsi a costi molto bassi realizzando margini di profitto superiori alla media”.
Philips si fa spazio tra gli industriali
Se nel settore healthcare e materie prime si confermano (rispetto al mese precedente) Elekta e Symrise, in quello beni industriali si segnala l’ingresso nella lista delle Best idea Morningstar di Royal Philips. L’azienda olandese mantiene un forte posizionamento all’interno del settore e le sue azioni sono scambiate al momento a un tasso di sconto di circa il 20% rispetto al fair value. “Grazie alla sua leadership tecnologica è riuscita a consolidare il rapporto con la clientela, specie nel settore sanitario. Questo le permette di resistere alla concorrenza sul prezzo da parte dei competitor e quindi di realizzare margini di profitto superiori alla media”, dice Jeffrey Vonk analista azionario di Morningstar. “Inoltre, la decisione di separare, attraverso la dismissione o lo spin-off, il segmento dei sistemi di illuminazione, promette di accrescere il valore per gli azionisti”.
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