Le migliori occasioni in Europa sono nel segmento Large-Value e nei comparti finanza e beni di consumo. Il Morningstar Market Baromenter incorona anche questo mese il segmento delle società a elevata capitalizzazione di mercato e con un stile value, scambiate mediamente a un tasso di sconto superiore al 10% rispetto alle valutazioni degli analisti.
Comandano i value
Sebbene nelle ultime quattro ottave abbiano perso di meno rispetto ai titoli blend e growth, le azioni di questo segmento restano le peggiori se si guardano le performance da inizio anno a causa delle forti perdite registrate dai bancari Credit Suisse (-37,7%), Royal Bank (-30%) e Barclays (-25,7%). Tra i titoli più convenienti troviamo, al momento, Commerzbank e Standard Chartered, tra gli istituti di credito, Volkswagen (per gli industriali) e Electricitè de France e RWE (utility). Il segmento growth, invece, resta il più costoso. Il valore mediano del P/FV è superiore all’unità e alcuni titoli come Actelion e Fresenius SE & Co nel comparto healthcare e Luxottica e Hermés, tra quelli del lusso, sono scambiati su valori più alti del 20%-30% rispetto al fair value.
I settori più convenienti
Guardando al break down per settore, le stock del settore finanziario sono scambiate al rapporto Prezzo/Fair Value più conveniente (0,79%). Bancari, assicurativi e asset manager hanno perso il 15% da inizio anno e hanno registrato la performance peggiore dopo le utility nel mese di febbraio (-4,1% contro il -6,1%). Buone occasioni di investimento si trovano anche nei comparti beni di consumo ciclici e real estate (i cui P/FV mediani sono rispettivamente pari a 0,92 e a 0,90), mentre quelli energia e materie prime risultano essere i più costosi anche a causa del buon recupero messo a segno nell’ultimo mese, in cui hanno registrato un guadagno rispettivamente del 6,2% e dell’1,7%. Tra i più costosi troviamo Total e Royal Dutch Shell, mentre le valutazioni più convenienti sono quelle di Transocean e Technip.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.