Seduta negativa per le Borse europee. Si sono salvati soprattutto i petroliferi con il greggio tornato sopra i 40 dollari al barile. Dopo un avvio positivo in linea con Wall Street ieri, a metà mattina gli indici hanno invertito la rotta guidati dal calo degli istituti di credito e dal deprezzamento del dollaro che ha fatto salire l'euro sui massimi dall'11 febbraio scorso e ha pesato sui titoli esportatori. Secondo gli analisti, il mercato oggi si concentra sulle dichiarazioni più prudenti del previsto del numero uno della Fed, Janet Yellen, che ha sottolineato con forza i rischi derivanti dall'economia globale e dai mercati finanziari.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,66%, giù il Banco Popolare, che potrebbe dover affrontare un aumento di capitale se saltasse la fusione con Bpm. Hanno retto i petroliferi, in linea con il resto d’Europa.
New York in rialzo
Wall Street viaggia in rialzo (portando in positivo la performance 2016). Gli investitori che continuano a digerire i toni cauti sui tassi usati dalla Federal Reserve, toni a cui ieri avevano brindato. Dal fronte macroeconomico, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono salite di 7.000 unità a 265mila. Il dato è comunque positivo dal momento che è inferiore alle stime e che è rimasto sotto quota 300mila per la 54esima settimana, la striscia temporale più lunga dal 1973.
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