Il cambio del Moat non varia la raccomandazione sui titoli. Nell’ultimo mese abbiamo assistito alla bocciatura di Jazz Pharmaceuticals (JAZZ) e OGE Energy, per le quali gli analisti di Morningstar hanno deciso di ridurre il rating sul vantaggio competitivo da Medio ad Assente ma, nonostante questo sia stato accompagnato da un taglio dei fair value, non ha impattato negativamente sul Morningstar Rating dei titoli.
I bocciati
“La società farmaceutica irlandese JAZZ ha sfruttato per anni i diritti di brevetto sui suoi prodotti, come lo Xyrem, per ricavare rendimenti del capitale elevati, ma ora il suo posizionamento all’interno del settore è cambiato. La crescita dei contenziosi su alcuni brevetti e la prossima scadenza di altri rischia di minacciare la profittabilità del gruppo. Anche perché Jazz Pharmaceuticals non è stata in grado di rinnovare il proprio portafoglio prodotti”, dice Karen Andersen analista azionaria di Morningstar.
“In base a queste considerazioni abbiamo deciso di rivedere le previsioni sul margine operativo dell’azienda (che nei prossimi anni dovrebbe scendere dal 50% al 34%) e di tagliare il fair value del titolo da 150 a 137 dollari”.
In seguito alle deludenti guidance per il 2016 da parte di OGE Energy, unita alla sospensione degli investimenti per l’allargamento delle sue centrali elettriche, a causa dello slittamento dell’ok da parte delle autorità americane, gli analisti di Morningstar hanno ridotto il giudizio dell’Economic moat dell’azienda da Medio ad Assente e hanno tagliato il fair value del titolo da 32 dollari a 28 dollari.
“Nonostante OGE sia il primo fornitore di energia nello stato dell’Oklahoma e agisca in una condizione di monopolio naturale all’interno del mercato, il mancato via libera da parte dell’Oklahoma Corporate Commission (OCC) al piano di investimenti di OGE evidenzia un gap regolamentale che, unito al negativo andamento delle commodity, ci ha spinto a rivedere le nostre previsioni circa il futuro andamento dei margini di profitto dell’utility americana”, dice Charles Fishman analista azionario di Morningstar.
The Kroger guadagna Moat
Destino opposto per la catena di supermercati americana The Kroger (KR), per la quale gli analisti hanno deciso di alzare l’Economic moat da Assente a Medio. “Diversamente dagli altri operatori tradizionali del settore, KR riesce a resistere alla forte concorrenza sui prezzi da parte di altre catene della grande distribuzione come Wal Mart, che ora hanno allargato la loro offerta anche al cibo per attrarre nuova clientela”, dice Ken Perkins analista azionario di Morningstar.
“L’azienda è riuscita ad aumentare la penetrazione nel mercato attraverso l’apertura di nuovi punti vendita ed è stata in grado di spingere la vendite dei prodotti a marchio Kroger, dai quali ricava margini di profitto più elevati. Sulla base di queste considerazioni, quindi, crediamo che KR sia in grado di generare rendimenti del capitale superiori alla media per i prossimi cinque anni”.
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