Il crollo del barile risparmia le aziende del midstream. Il prezzo del greggio fa slittare i progetti di esplorazione da parte delle compagnie petrolifere, ma non intacca il business di quelle attive nel trasporto di idrocarburi che, in questa settimana, vedono tra le loro fila due promozioni.
Le bocciature
I numeri del quarto trimestre condannano al downgrade WPX Energy (WPX), la compagnia energetica americana (ex ramo d’azienda del gruppo William Corporation) attiva in Colorado. La bassa crescita della produzione e il deludente andamento dei margini di profitto hanno costretto gli analisti a rivedere le previsioni di breve periodo. “Il taglio delle stime relative all’apertura di nuovi pozzi petroliferi e la stagnazione del prezzo del barile su livelli significativamente più bassi rispetto alle nostre ipotesi di lungo periodo ci hanno costretto a ridurre il fair value del titolo da nove a sei dollari per azione”, dice David Meats analista azionario di Morningstar. In seguito alla revisione, le azioni sono scambiate a un rapporto prezzo/fair value superiore a 1 e questo ha prodotto il downgrade di WPX da quattro a tre stelle nel Morningstar Star Rating.
Destino simile per Crescent Point Energy (CPG). La compagnia canadese, a causa del debole andamento del prezzo del petrolio, ha deciso di tagliare la spesa in capitale per i prossimi due anni e questo si tradurrà in una mancata crescita della produzione. “Nonostante il fatturato sia destinato a salire a un tasso medio del 10% nei prossimi cinque anni, l’azienda soffrirà per la maggior incidenza dei costi di gestione e riuscirà a tornare all’utile solo nel 2019”, dice Meats. “Sulla base di queste considerazioni abbiamo tagliato il fair value del titolo da 17 a 15 dollari canadesi e questo ha comportato il declassamento di CPG a un rating di due stelle”.
Il midstream non teme il barile
Il prezzo delle commodity energetiche non cambia i piani di ONEOK, compagnia americana attiva nel segmento midstream del settore energetico. La strategia del gruppo è quella di investire nella costruzione della rete per il trasporto di gas liquefatto e il management non prevede alcuna cancellazione o ritardo nella tabella di marcia. In base alle nuove previsioni degli analisti, che indicano una crescita media del fatturato del 6,7% e un’espansione del margine operativo dall’attuale 13% al 14,7% nel 2020, la stima del fair value del titolo è salita da 22 a 28 dollari per azione. Le azioni ONEOK restano scambiate a un rapporto prezzo/fair value pari a 1 e la raccomandazione degli analisti è quella di mantenere un atteggiamento prudente in attesa di quotazioni più convenienti.
Spectra Energy è immune alle variazioni del prezzo delle materie prime. Il gruppo americano è uno dei principali player nel segmento midstream grazie alla sua forte esposizione ai giacimenti di gas nel bacino di Marcellus (tra gli stati della Pennsylvania e del West Virginia) e ricava il 95% del suo fatturato da contratti a lungo termine. “Rispetto alle precedenti ipotesi, prevediamo ora una crescita media del fatturato del 7,6% per effetto dell’aumento delle tariffe a carico dei clienti e dell’andamento stabile del volume di gas trasportato attraverso la sua pipeline. Questo ci induce ad alzare la stima del fair value da 50 a 52 dollari per azione”.
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