Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti, mi trovo con Emanuele Bellingeri, responsabile per l’Italia di iShares, casa di gestione che vince per il secondo anno consecutivo il Morningstar Awards come migliore società obbligazionaria.
Buongiorno Emanuele e grazie.
Emanuele Bellingeri: Buongiorno a voi.
Baselli: Fino a qualche anno fa gli Etf erano considerati dei prodotti adatti soprattutto agli investimenti azionari, per una serie di motivi e di caratteristiche. Questo premio, vinto fra l’altro per il secondo anno consecutivo, sdogana definitivamente la replica passiva anche nell’universo a reddito fisso?
Bellingeri: Penso proprio di sì. Gli Etf sono un prodotto recente, parliamo dei primi anni 2000, è da lì che cominciamo a vedere un po’ di masse, che si sono sviluppati soprattutto con l’obiettivo di replicare i principali indici azionari. E poi sono migliorate le tecniche di replica e si è iniziato, anche la nostra società, a replicare indici obbligazionari. Principalmente benchmark di bond governativi, dove l’utilizzo di un Etf rispetto all’acquisto dei singoli titoli può portare benefici, ma è stato soprattutto con l’introduzioni di prodotti più complessi su indici corporate bond, high yield e paesi emergenti che abbiamo visto a livello di flussi una crescita molto forte, anche maggiore rispetto a quelli azionari in termini relativi.
Baselli: In termini di raccolta il 2015 è stato un anno estremamente positivo per l’industria europea degli Etf. Morningstar ha stimato una raccolta netta di oltre 70 miliardi di euro. Uno dei trend più importanti in questo senso è la continua proposta di nuovi indici che superino quelli tradizionali, quei benchmark che noi definiamo “a beta strategico”. Quali sono le principali novità in questo ambito?
Bellingeri: Piace anche a me la definizione di “beta strategico”, visto che spesso si usano definizioni diverse per poi riferirsi alla stessa cosa, cioè a indici diversi da quelli tradizionali a capitalizzazione di mercato. In Europa la raccolta degli Etf è stata molto elevata, per quanto riguarda questi prodotti però abbiamo visto che si tratta soprattutto di nuovi lanci...
Baselli: Per ora è più l’offerta che spinge...
Bellingeri: Per ora è l’offerta a livello europeo, negli Stati Uniti invece la raccolta su questi Etf è stata molto forte. Ci attendiamo quindi nei prossiumi anni, anche di continuare a vedere un’offerta che cresce in termini di prodotti, ma anche asset investiti.
Dobbiamo capire anche a livello di industria come utilizzarli. È quindi importante fare education, mi riferisco principalmente a investitori istituzionali. Stiamo infatti organizzando dei momenti di confronto per capire bene in che ambito utilizzare questi Etf.
Baselli: Infine una parola sugli investimenti “sostenibili”. Morningstar ha lanciato poche settimane fa un nuovo tipo di rating Esg, proprio per dare un giudizio sulla politica d’investimento socialmente responsabile dei fondi comuni. Ora, gli Etf sono prodotti passivi che replicano un indice, quindi in questo caso è l’indice che deve attuare dei filtri etici o ambientali. Come’è l’offerta attuale di replicanti di questo tipo oggi in Italia e quali sono le possibili prospettive future secondo voi? È una tematica su cui puntate?
Bellingeri: Sì, è una tematica su cui noi puntiamo. È una tematica calda, abbiamo anche lanciato un nuovo Etf in questo ambito, che si caratterizza per essere un Etf obbligazionario, si tratta di un indice corporate investment grade in euro. E devo dire che ha già avuto un buon successo in termini di masse, mi sembra sia intorno ai 300 milioni di euro e l’abbiamo lanciato a inizio anno. E comunque si tratta di un’area non core nei portafogli degli investitori e questo dimostra proprio che c’è interesse.
Quindi non solo in ambito azionario, dove le masse cominciano a essere sostenute, ma anche in ambito obbligazionario, è un tema che per i prossimi anni sarà sicuramente di attualità.
Baselli: Perfetto, grazie mille a Emanuele Bellingeri.
Bellingeri: Grazie a voi.
Clicca qui per conoscere tutti i vincitori dei Morningstar Awards 2016.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.