Le Borse tengono un occhio in Usa

Europa con pochi spunti. Gli investitori aspettano indicazioni dalle trimestrali americane. A Milano (-1,57%) le banche cedono nel finale. Pesa il rallentamento di Telecom e Finmeccanica. Giù il lusso. New York prova l’allungo. 

Marco Caprotti 12/04/2016 | 17:42
Facebook Twitter LinkedIn

Seduta fiacca per le Borse europee. Materie prime, assicurativi e banche sono stati i settori che hanno cercato di mettersi in evidenza. In generale il mercato attende nuovi riscontri dalle trimestrali delle società americane dopo che la stagione dei risultati societari Usa si è aperta con il -92% di utili per il gruppo dell'alluminio Alcoa.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,57%, in prima fila ha provato a mettersi il comparto bancario dopo il varo per un fondo da 5-6 miliardi di euro destinato a intervenire negli aumenti di capitale degli istituti e nella gestione dei crediti problematici. Dopo una giornata di acquisti, tuttavia, l’umore è cambiato e sono partite le prese di profitto. Sul listino hanno pesato anche i cali di colossi come Telecom e Finmeccanica. E’ proseguito il rally di Mediaset dopo l'accordo con Vivendi per la cessione di Premium. Generali è salita grazie alla raccomandazione positiva di Kepler. Pesante il lusso a causa dei conti deludenti di Lvmh e, ieri, di Prada.

New York su
Wall Street viaggia in rialzo, con lo S&P 500 che si riporta in territorio positivo per il 2016. I guadagni sono comunque contenuti, dopo che il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita globale e attende ora un +3,2% quest'anno, contro il +3,4% previsto in precedenza. Non aiutano neppure le notizie in chiaroscuro arrivate dal fronte macroeconomico americano: in marzo i prezzi all'importazione sono saliti per la prima volta in nove mesi, ma l'aumento è stato nettamente inferiore alle previsioni (+0,2% contro il +0,9% atteso).

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures