Saranno annunciati il 26 aprile i vincitori della settima edizione del Morningstar European Fund manager of the year award. Come negli anni scorsi, sono assegnati tre riconoscimenti: miglior gestore azionario Europa, azionario globale e obbligazionario. La selezione dei candidati è realizzata dal team di analisti sui fondi, attraverso un rigoroso processo di valutazione, basato sui cinque pilastri della ricerca, che prendono in considerazione la qualità della gestione, la solidità del processo di investimento, la società (incluso il trattamento riservato ai sottoscrittori dei fondi), le performance e i costi.
Nonostante i candidati debbono aver registrato una ottima performance nel 2015, questo non è il solo elemento che li rende eleggibili. Devono aver dimostrato di aver prodotto solidi risultati nel tempo ed avere una medaglia Morningstar, ossia un Analyst rating pari a Gold, Silver o Bronze.
Di seguito pubblichiamo i nomi dei manager selezionati per le diverse categorie.
Candidati a Gestore dell’anno Azionario Europa
Nome: Romain Burnand
Fondi gestiti: Moneta Multi Caps & Moneta Micro Entreprises (non disponibile in Italia)
Romain Burnand è un gestore esperto ed è co-fondatore della boutique francese Moneta asset management. E’ responsabile dei fondi Moneta Micro Entreprises (small cap) e Moneta Multi Caps (tutte le capitalizzazioni) rispettivamente dal 2003 e dal 2006. Burnand è uno stock picker, con un disciplinato approccio opportunistico. Conosce bene il mercato azionario francese, ma anche quello dell’Eurozona (che rappresenta il 25% del fondo multi-caps). I due comparti hanno dato eccellenti risultati corretti per il rischio e si posizionano tra i migliori nella loro categoria sin dal lancio. Nel 2015 si sono collocati nelle prime posizioni, grazie in particolare all’attento stock picking dei titoli industriali. Moneta Multi caps ha beneficiato anche del sottopeso degli energetici.
Burnand non è solo un investitore di talento, ma anche un bravo team leader, il quale ha costruito una squadra di analisti tra le più esperte sul mercato francese, che ha la sua stessa determinazione e lo stesso impegno. Il team ha anche una partecipazione nei fondi che gestisce. Come fondatore di Moneta, ha diffuso il suoi valori di eccellenza nella cultura aziendale. Ad esempio, si è opposto ad accrescere in modo incontrollato la gamma di prodotti. Inoltre, per proteggere gli investitori ha chiuso a nuove sottoscrizioni il Micro Enterprises. Questa decisione aiuta a preservare l’integrità dello stile di gestione.
Nome: Matthias Born
Fondo gestito: Allianz Euroland Equity Growth
Matthias Born è un gestore capace ed esperto. Oltre a gestire con successo il fondo Allianz Euroland Equity Growth e il clone tedesco Allianz Wachstum Euroland (da ottobre 2009), ha dimostrato abilità con il comparto Concentra, specializzato sui titoli large cap quotati a Francoforte (Morningstar Analyst rating Bronze), di cui si ha la responsabilità dal 2007. Insieme a Thorsten Winkelmann, coordina il team Allianz Global Investor’s European Growth, composto da cinque manager. E’ nella società da 15 anni.
Per il fondo Allianz Euroland Equity Growth, adotta un approccio fondamentale e ricerca società caratterizzate da una crescita strutturale e da una qualità superiore alla media. Il processo è basato sulla ricerca fondamentale condotta da tutto il team growth ed è simile a quello dei fondi con focus sull’Europa. Non ha vincoli di benchmark, per cui ha ampio spazio di investimento nei titoli che ritiene migliori. Born ha dimostrato di gestire con abilità il fondo in modo continuativo nel tempo. Il risultato è stato una performance superiore alla categoria Azionari area euro large cap e all’indice S&P Eurozone Large-Mid Growth. Il comparto si è comportato bene sia nei periodi di rialzo sia di ribasso dei mercati, mostrando un downside risk inferiore alla media. I rendimenti annualizzati si collocano nel primo percentile da ottobre 2009.
Nome: Alexei Jourovski e il suo team
Fondi gestiti: Uni-Global - Equities Europe
Alexei Jourovski è un gestore molto esperto, che è in Unigestion dal 2001. Dal 2010 è a capo del team azionario della società. La gestione del fondo è un lavoro di gruppo e Jourovski è supportato da sei fund manager e sette analisti. Apprezziamo il rafforzamento del team man mano che le masse sono cresciute, perché pensiamo sia una dimostrazione dell’attenzione verso i sottoscrittori da parte di Unigestion. Come team leader, Jourovski ha avuto un ruolo fondamentale nel diffondere i valori societari, tra cui l’investimento di parte del bonus in quote del fondo vincolate per tre anni (pratica introdotta da Unigestion prima che divenisse obbligatoria per legge).
Il team è responsabile di un rigoroso processo di investimento, basato su tecniche di ottimizzazione quantitativa finalizzato a costruire un portafoglio diversificato con la più bassa volatilità possibile. Gli input qualitativi del team sono fondamentali per il successo. I gestori cercano continuamente di perfezionare la strategia, in modo da ottenere un miglior controllo del rischio. Proprio per queste caratteristiche, il fondo non è adatto a sovraperformare in ogni condizione di mercato e generalmente non eccelle nelle fasi di euforia. Tuttavia, la combinazione di una solida disciplina e dell’attenzione agli investitori ha prodotto ottimi risultati nel tempo. Il fondo è nel primo quartile della categoria a 3, 5 e 10 anni (dati a fine febbraio 2016) e presenta una minor volatilità e una buona resistenza alle fasi di ribasso.
Candidati a Gestore dell’anno Azionario Globale
Nome: Jeremy Podger
Fondo gestito: Fidelity Global Special Situations (non disponibile in Italia)
Jeremy Podger è diventato manager del fondo nel marzo 2012, ma è entrato in Fidelity dopo aver maturato una lunga esperienza sui mercati internazionali. Sotto la sua gestione Threadneedle Global Select e Investec Global Free Enterprise funds hanno battuto i concorrenti. Nell’assumere la responsabilità dei fondi, Podger ha sempre adottato in modo coerente la sua strategia, che ha l’obiettivo di identificare le società che ricadono nelle sue tre tipologie di “situazioni speciali”: valore eccezionale, business unico o cambiamenti societari.
La combinazione del metodo già brevettato di Podger e del lavoro del team di analisti di Fidelity ha prodotto solidi risultati. Il fondo ha chiuso il 2015 nel sesto percentile, battendo ampiamente la categoria di riferimento e l’indice Msci World. Questi risultati sono dovuti alla selezione azionaria in un ampio spettro di industrie. Le scelte di settore e geografiche hanno avuto un peso positivo. Le performance sono state continuative dal 2012 sotto la gestione di Podger e testimoniano la sua competenza nella stock selection e nella costruzione del portafoglio.
Nome: Christopher Hart
Fondo gestito: Robeco BP Global Premium Equities
Christopher Hart ha una forte conoscenza come analista e gestore. Dopo essere stato per dieci anni nel team di analisti di Fidelity, coprendo diversi settori, è passato a Robeco Boston Partners nel 2002, cominciando come analista prima di diventare gestore del fondo small cap (2004). Da luglio 2008 si occupa di azioni internazionali e pensiamo abbia avuto un ruolo importante nel successo del processo di investimento di Robeco Boston Partners, basato su valutazioni, fondamentali societari e momentum.
Hart ha dimostrato di essere un abile stock picker. I risultati sono da attribuire soprattutto alla coerenza nella selezione dei titoli, che crea valore a livello settoriale, geografico e di stile. Ha battuto la media di categoria nell’89% dei dodici mesi rolling a partire dal 2008, posizionandosi nei primi decili a tre e cinque anni. Anche i rendimenti corretti per il rischio sono eccellenti. Inoltre, il gestore investe nel fondo, fattore che, secondo noi, allinea i suoi interessi con quelli dei sottoscrittori.
Nome: Thomas Schüssler
Fondi gestiti: DWS Top Dividende (non disponibile in Italia), Deutsche Invest I Top Dividend
Con oltre 15 anni di esperienza nella gestione, Thomas Schüssler è un veterano degli investimenti basati sui dividendi. E’ responsabile del fondo DWS Top Dividende da maggio 2005 e del clone Deutsche Invest I Top Dividend dal lancio nel 2010. E’ a capo di una delle strategie globali sui dividendi con più masse in Europa, circa 20 miliardi di euro. Schüssler preferisce le grandi aziende di qualità, con elevati flussi di cassa e tende a trovare le sue idee soprattutto nei settori dei beni di consumo difensivi, della salute e delle telecomunicazioni. Egli bilancia la presenza in portafoglio di questi titoli che hanno dividendi stabili e moderati, con altri a più alta crescita della cedola, ma l’impostazione è difensiva.
Il mix del suo approccio e delle ampie capacità di ricerca di Deutsche asset management ha prodotto forti risultati. La sua strategia è stata messa alla prova nei periodi di mercato guidati dal momentum, ma nel tempo ha prodotto ottimi risultati in termini di rendimento corretto per il rischio rispetto alla categoria. L’anno scorso non ha fatto eccezione: entrambi i fondi si sono collocati nei primi quintili e hanno battuto l’indice, dal momento che sono stati tra i pochi specializzati sui dividendi con una performance positiva nella seconda parte del 2015, quando è aumentata la volatilità.
Candidati a Gestore dell’anno Obbligazionario europeo
Nome: Michael Krautzberger
Fondo gestito: BGF Euro Bond
Michael Krautzberger gestisce il fondo da ottobre 2005 ed è entrato in BlackRock all’inizio di quell’anno. E’ a capo del team sul reddito fisso composto da 13 persone, compresi nove manager, che adottano un approccio collettivo. Krautzberger ha avuto un ruolo fondamentale nel promuovere una filosofia di investimento basata sulla costruzione di un portafoglio diversificato in termini di rischio e nel generare valore attraverso strategie relative value.
Al successo contribuiscono diversi fattori, tra cui titoli governativi, cartolarizzazioni, inflation-linked, valute, scelte di duration e posizionamento sulla curva dei rendimenti. La sua determinazione ha permesso di battere la categoria e il benchmark sotto la sua gestione. Il valore aggiunto dalle diverse strategie è frutto della qualità delle idee del team e dell’abilità di Krautzberger nel costruire il portafoglio.
Nome: Michel Antonas
Fondo gestito: HSBC Euro Government Bond
Michel Antonas è responsabile del fondo HSBC Euro Government Bond dal 2008 e ha speso tutta la sua carriera in HSBC. Può contare su un team esperto e stabile, composto da sette manager tra Parigi e Düsseldorf, organizzati per analisi sui paesi, strategie sui tassi e analisi quantitativa. Gestisce il fondo usando le leve tipiche del mercato governativo quali duration, posizionamento sulla curva dei tassi, scelte geografiche, inflazione e selezione di titoli di agenzie sovra-nazionali.
Il fondo ha costantemente battuto i concorrenti sotto la gestione di Antonas, un traguardo degno di nota in un segmento, quello dei governativi, dove i margini sono limitati. La strategia ha avuto successo anche nel 2015, grazie in particolare alle scelte di duration e alle prese di profitto sugli inflation-linked al momento opportuno.
Nomi: Sander Bus e Roeland Moraal
Fondo gestito: Robeco High Yield Bonds
Sander Bus e Roeland Moraal sono due gestori esperti e lavorano insieme sul Robeco High Yield Bonds dal 2003. Bus si è occupato del fondo sin dall’inizio (1998) ed è diventato responsabile nel 2001. Questo lo rende uno dei manager di più lunga data nel segmento high yield globale. Apprezziamo anche il fatto che i gestori investano direttamente nel fondo, il che aiuta ad allineare i loro interessi con quelli dei sottoscrittori. Bus e Moraal sono supportati da un team solido ed esperto. Inoltre, Robeco è impegnata nell’accrescere le risorse per la ricerca all’aumentare delle masse, il che è un buon esempio di stewardship.
I gestori adottano un solido processo di investimento, basato sull’analisi bottom up. Inoltre, hanno forte consapevolezza del rischio sia dalla prospettiva top down che bottom up. I risultati sono consistenti nel tempo, determinati principalmente dalla selezione dei titoli. Dalla nomina di Bus a lead manager il fondo ha sovraperformato la categoria Global High Yield Bond EUR Hedged dell’1,56% annuo a fine febbraio 2016, mantenendo un profilo di rischio nella media.
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