Nel settore healthcare la partita finisce uno a uno. Durante la scorsa ottava il comparto ha registrato due variazioni del fair value, un downgrade e un upgrade che però non hanno modificato l’opinione degli analisti sui due titoli.
L’ottava non è stata delle più favorevoli per i farmaceutici: l’indice Msci World Salute ha ceduto oltre il 4% e questo ha contribuito a rendere le loro valutazioni più convenienti (il valore mediano del rapporto a fine aprile era pari a 0,93).
Trimestre da dimenticare per Endo International
Un primo trimestre largamente sotto le attese ha costretto gli analisti a tagliare da 62 a 30 dollari il fair value di Endo Intenational, gruppo farmaceutico irlandese con un giro d’affari di oltre tre miliardi di dollari. “I numeri hanno dimostrato come i segmenti dei farmaci generici e quelli di marca stiano soffrendo la maggior concorrenza sul mercato e questo ci ha costretto a tagliare le previsioni legate ai futuri flussi di cassa dell’azienda”, dice Michael Waterhouse analista azionario di Morningstar. “Altro fattore di preoccupazione è la scarsa flessibilità finanziaria. Endo ha visto aumentare la spesa per interessi sui prestiti e ha dovuto accantonare della liquidità in bilancio in seguito al coinvolgimento in una vicenda giudiziaria”.
Il titolo ha ceduto nell’ultima settimana quasi il 40% della sua capitalizzazione di mercato e, nonostante il taglio del fair value, è scambiato a un tasso di sconto del 50%.
Thermo Fisher non soffre le M&A
Discorso inverso per Thermo Fisher Scientific, azienda americana leader nel settore della ricerca e della diagnosi medica. Nel primo trimestre dell’esercizio tutti i segmenti di attività hanno registrato performance interessanti. La Cina e, in generale, la regione Asia Pacifico si sono confermati i mercati con i maggiori tassi di crescita, ma anche nei paesi sviluppati il trend è stato positivo.
Il miglioramento ha interessato anche i margini di profitto, saliti nonostante il processo di integrazione dell’ultima azienda acquisita. Thermo Fischer ha utilizzato le M&A per aumentare la propria quota di mercato ma, grazie alla sua grande efficienza operativa, è riuscita a integrare i nuovi soggetti senza pagare dazio in termini di profittabilità. Sulla base di queste considerazioni gli analisti di Morningstar hanno deciso di alzare il fair value del titolo da 132 a 148 dollari, valutazione che ha fatto salire il rating delle azioni della società statunitense da due a tre stelle.
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