Settimana fiacca per il settore beni di consumo, ma a muovere i rating sono state le valutazioni degli analisti. Nell’ultima ottava gli indici Msci World Consumer Defensive e Consumer Staple hanno registrato rispettivamente -0,01% e +0,83% (rendimenti in euro), ma le variazioni dei fair value dei titoli hanno prodotto due upgrade e un downgrade nel giudizio Morningstar.
Vivendi paga il calo della redditività
La riduzione del fair value del titolo Vivendi, da 20 a 18 euro per azione, è dovuta alla revisione delle aspettative degli analisti circa la profittabilità futura del gruppo transalpino. In base alle nuove previsioni degli analisti, Canal + crescerà nei prossimi cinque anni a un tasso medio dello 0,5%, mentre i ricavi della Universal Music saliranno a un ritmo del 3,7%. Questi dati si tradurrano in una contrazione del margine Ebitda del gruppo, che scenderà all’11,4% nel 2016.
Con la vendita del segmento telecom, l’azienda ha ridotto il suo campo d’azione al business della musica (attraverso Universal Music Group, che rappresenta il 47% dei ricavi complessivi) e della Pay Tv (attraverso Canal+, che genera il 51% del fatturato). Questi due rami di attività hanno interessanti prospettive di crescita, ma garantiscono rendimenti del capitale inferiori a quelli realizzati storicamente del gruppo a causa della maggior concorrenza nei rispettivi settori.
Il piano di MGM funziona
Gli analisti hanno alzato il fair value di MGM Resorts International in seguito ai dati del primo trimestre superiori alle aspettative. Il Profit Growth Plan annunciato dal management a metà 2015 sta registrando risultati superiori ai target fissati. La crescita dell’Ebitda e dei flussi di cassa ha costretto gli analisti a rivedere al rialzo le stime dei margini di profitto per i prossimi dieci anni e ad alzare il fair value da 25 a 26 dollari per azione. In base alla nuova valutazione il Morningstar Rating del titolo è salito da tre a quattro stelle.
MGM gestisce case da gioco a Las Vegas (dalle quali ricava oltre il 60% del fatturato) e nello Stato di Macao. Tuttavia la forte concorrenza nel settore, negli Usa, non garantisce all’azienda margini di profitto elevati e per questa ragione gli analisti non le riconoscono una posizione di vantaggio rispetto ai competitor (Economic moat).
Migliorano le previsioni per Danone
Salgono le attese relative alla crescita del fatturato e dei margini di profitto di Danone, anche se continuano a mantenersi sotto le guidance dell’azienda. Le previsioni degli analisti indicano ora un progresso dei ricavi attorno al 5%, trainati dai segmenti nutrizione infantile e acqua, mentre il margine operativo è visto in salita dall’attuale 15% al 18% nel 2020. In base a queste ipotesi, la stima del fair value del titolo è salita da 65 a 71 euro producendo l’upgrade del titolo da tre a quattro stelle nel Rating Morningstar.
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