Fair value, bocciati i consumer americani

I NUMERI DELLA SETTIMANA. La cresente concorrenza in alcuni segmenti del mercato e il mancato rafforzamento delle spese da parte delle famiglie continuano a penalizzare le società attive nel settore.

Francesco Lavecchia 07/06/2016 | 15:06
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Nell’ultima ottava, le variazioni dei fair value dei titoli coperti dagli analisti di Morningstar hanno penalizzato le società americane attive nel settore beni di consumo, danneggiate dalla crescente concorrenza in alcuni comparti e dal mancato rafforzamento dei consumi da parte delle famiglie.

Nel periodo considerato, gli indici Msci Consumer Cyclical e Msci Consumer Defensive sono rimasti sostanzialmente invariati (-0,4% il primo, +0,5% il secondo, rendimenti in euro), mentre le valutazioni del mercato continuano a premiare le stock del comparto beni di consumo difensivi, scambiate a un rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) pari a 1,09 (a differenza di quelli ciclici che hanno un P/FV di 0,99).

Guess? tradita da Asia e Usa
Gli analisti di Morningstar hanno tagliato il fair value di Guess?, marchio americano dell’abbigliamento, a causa delle debolezze riscontrate nel settore retail in Usa e Asia. “La vendite dei coparable stores (negozi con almeno 12 mesi di vita) stentano a risalire in queste regioni e questo finirà per danneggiare anche i margini di profitto dell’azienda”, dice Bridget Weishaar analista azionaria di Morningstar. “L’analisi delle dinamiche del settore ci ha costretto a rivedere le previsioni relative all’esercizio in corso e ad abbassare la stima del fair value del titolo da 21 a 18 dollari per azione”. 

Target non regge la concorrenza
I risultati degli ultimi trimestri delle catena di negozi retail americana Target hanno evidenziato il debole andamento delle vendite nel segmento abbigliamento, che paga la crescente concorrenza sui prezzi. Gli analisti si aspettano ora tassi di crescita e margini di profitto più bassi nei prossimi anni e hanno tagliato la stima del fair value da 77 a 74 dollari.

Target distribuisce nei suoi store una vasta gamma di prodotti, dal cibo agli elettrodomestici, passando per gli attrezzi di bricolage. Dalla sua ha il vantaggio degli elevati volumi di vendita, che le permettono di realizzare significative economie di scala, ma questo non è sufficiente a garantirle una posizione di vantaggio competitivo (Economic moat). Molti altri operatori, su tutti Amazon, offrono le stesse categorie di prodotto a prezzi spesso più vantaggiosi e questo pesa sulla sua profittabilità. 

 

6giugno 2016

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Guess? Inc16,39 USD-5,42
Target Corp130,09 USD2,80Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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