VIDEO: Mifid II più “comportamentale”

Secondo Barbara Alemanni (Università di Genova) il lavoro del consulente finanziario è quello di un grande skipper che deve riportare il cliente sulla rotta giusta. La direttiva europea va proprio in questo senso.

Valerio Baselli 09/06/2016 | 10:48
Facebook Twitter LinkedIn

 

 

Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti, sono in compagnia di Barbara Alemanni, docente ordinario di Economia degli intermediari finanziari presso l’università di Genova.

Buongiorno professoressa e grazie.

Barbara Alemanni: Buongiorno a voi.

Baselli: L’entrata in vigore della direttiva europea Mifid II, la quale regola la distribuzione dei prodotti finanziari, è stata fatta slittare di un anno, al gennaio 2018, per dare più tempo all’industria di prepararsi. Mifid II introduce una serie di novità importanti in termini di consulenza e le reti di distribuzione dovranno adattarsi. In che modo una disciplina come la finanza comportamentale può entrare in gioco e aiutare in questo senso?

Alemanni: Una premessa importante: sicuramente la finanza comportamentale può essere di aiuto al lavoro del consulente, ma la finanza comportamentale è entrata in modo significativo anche nel lavoro del regolatore. La Mifid II è infatti scritta tenendo più a mente il comportamento e quindi il lavoro del consulente è in qualche modo facilitato.

Faccio due esempi a questo proposito. Da una parte la Mifid II prevede che la valutazione di adeguatezza, fatta a un cliente possa essere di tipo dinamico, ongoing dice la normativa. Cosa vuol dire? Tecnicamente, vuol dire che il consulente deve continuare a verificare se il portafoglio del cliente è ancora adeguato col passare del tempo alle caratteristiche dello stesso, un tema di risk management importante. Quello che però m’interessa di più è l’altra accezione di adeguatezza dinamica, ovverosia il fatto che l’intermediario debba verificare periodicamente che il cliente sia ancora adeguato al suo portafoglio. Non è quindi la volatilità di mercato ciò che si guarda, ma le esigenze del cliente; il consulente deve verificare che il comportamento del cliente sia coerente con quanto inizialmente aveva detto. Che i suoi obiettivi non siano variati, che l’orizzonte temporale non sia mutato, quindi un atteggiamento molto più attento al comportamento del cliente, in fondo la consulenza in termini sostanziali è proprio questo.   

Baselli: Ecco, rimanendo sul tema relazionale tra consulente e clientela,quali sono gli aspetti principali che un consulente deve tenere in considerazione in questo rapporto, specialmente in periodi difficili come il primo trimestre di quest’anno?

Alemanni: Il lavoro del consulente è il lavoro di un grande skipper: riportare la barca, in questo caso il cliente, sulla rotta giusta. Fermo restando che trovare la rotta giusta non è una cosa semplice, e quindi continuare a parlare col cliente è una verifica continua della rotta, il lavoro è di timonaggio verso la rotta. Quindi, ricordare al cliente che gli orizzonti temporali sono diversi dal breve termine, un problema grosso nei mercati particolarmente volatili è proprio la miopia degli investitori, una miopia che non è spaziale ma temporale; riallungare gli orizzonti di valutazione; usare schemi mentali di rappresentazione delle perdite che siano più rassicuranti. Il lavoro è un lavoro di rassicurazione, di ritorno verso la razionalità, cioè le variabili dure su cui il consulente lavora, orizzonte temporale e obiettivi d’investimento in primis. Sono quegli gli aspetti su cui ancorare il ragionamento col cliente. 

Baselli: Perfetto, grazie professoressa. Per Morningstar Valerio Baselli, grazie per l’attenzione.

Visita il mini-sito dedicato a MiFID II 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures