VIDEO: Quando la volatilità conta davvero?

Gli investitori a lungo termine dovrebbero abbracciare la volatilità perché senza di essa non ci sarebbero opportunità di mercato, spiega Dan Kemp di Morningstar.

Emma Wall 21/06/2016 | 09:14
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Emma Wall: Buongiorno, sono Emma Wall e oggi mi trovo in compagnia di Dan Kemp, responsabile investimenti di Morningstar Investment Management. Buongiorno Dan.

Dan Kemp: Ciao Emma.

Wall: Dunque, abbiamo visto un’estrema volatilità sui mercati negli ultimi 18 mesi. E molte persone sono preoccupate e nervose per ciò che questo potrebbe significare per i loro portafogli. Ma questo non vuol dire necessariamente che il portafoglio diventi automaticamente più rischioso, giusto?

Kemp: Assolutamente giusto. La volatilità è una misura statistica, il che non è proprio ciò che ci viene in mente quando pensiamo al rischio. Si tratta di una misura rilevante per alcune persone. Le persone devono essere in grado di far fronte alla volatilità giornaliera per rimanere investiti sul lungo termine. E questo è particolarmente importante se si tira fuori un reddito periodico dal proprio portafoglio.

Ma la volatilità non è la principale misura del rischio. La principale misura di rischio è la perdita permanente di capitale, quando cioè il denaro va da qualche parte da dove poi non si può più recuperare, e questo è quello che teniamo in considerazione nel team di gestione degli investimenti.

Wall: Certo questo poi si lega con l’approccio delle persone verso i benchmark. Perché i gestori di fondi possono dire “ho battuto il benchmark”, ma l’investitore potrebbe sempre voler uscire da quel fondo, “hai perso il 20% dei miei soldi e voglio uscire a questo punto”. È tutta una questione di, come dici tu, quando si capitalizzano, o piuttosto concretizzano, quelle perdite. E la perdita reale di denaro è il vero rischio.

Kemp: Assolutamente giusto. E la volatilità tende ancora una volta a essere quel tipo di misura a più breve termine. Si può rimanere imprigionati dalla volatilità. Ma in realtà, se si è un investitore a lungo termine, se si risparmia per la pensione, allora è necessario abbracciare la volatilità, perché è in quei momenti che le reali opportunità si presentano. La volatilità ti permette di acquistare titoli a buon mercato e questo è quello che tutti noi vogliamo quando investiamo.

Wall: Ma è comunque più facile a dirsi che a farsi, in quanto il market timing è notoriamente difficile da fare. Quindi, come gli investitori possono utilizzare questa conoscenza che la volatilità è un’opportunità e non un rischio al fine di massimizzare i loro rendimenti?

Kemp: Beh, ci sono alcune cose che si possono fare. Il primo è ancora una volta sostenere la prospettiva a lungo termine, a condizione che siano investitori a lungo termine e quindi in grado di attraversare questa volatilità. Il secondo è fare in modo che il portafoglio che si possiede sia al giusto livello di rischio per l’investitore già in partenza. E poi finalmente non cercare di anticipare il mercato, pochissime persone, se non forse nessuno, possono farlo, ma entrarci poco a poco su un lungo periodo di tempo di nuovo per catturare i benefici di ciò che noi chiamiamo piano di accumulo di capitale, Pac.

Wall: E questo, naturalmente, può essere fatto attraverso un consulente se forse si vuole evitare di prendere la responsabilità in prima persona, oppure appunto con un’alimentazione a goccia se si investe 50€ al mese ogni mese a prescindere. Si compra automaticamente quando il mercato scende. E, naturalmente, queste quote possono crescere quando il mercato si riprende di nuovo.

Kemp: Assolutamente giusto e quindi non se si acquista per un lungo periodo di tempo lo si sta facendo regolarmente, è una parte della vostra routine e questo di gran lunga il miglior modo di investire.

Wall: E questo fa parte della filosofia che abbiamo qui a Morningstar, nonché nel team di Morningstar Investment Management, non è vero?

Kemp: Esattamente, siamo tutti orientati al lungo termine, diventiamo stranamente emozionati quando il mercato scende. Perché ci dà una grande opportunità di comprare a buon mercato. Allo stesso modo, quando i mercati salgono molto, siamo un po’ tristi perché dobbiamo vendere titoli che sono diventati troppo costosi.

Ma ancora una volta siamo sempre concentrati su quello che accadrà nel lungo termine, verso migliori rendimenti e cercando di ignorare il “rumore” giornaliero del mercato il più possibile.

Wall: Mettendo l’investitore finale prima di tutto.

Kemp: Mettiamo sempre l’investitore finale prima di tutto il resto.

Wall: Grazie Dan.

Kemp: Grazie.

Wall: Per Morningstar, Emma Wall, grazie per l’attenzione.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Emma Wall  è Editor di Morningstar.co.uk

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