Le piccole completano l’inseguimento. Il segmento Small/Value, nel mese di giungo, aggancia quello Large/Value in cima alla classifica delle stock europee di maggior valore grazie a un rapporto Prezzo/Fair value* (P/FV) pari a 0,96.
Il mese appena trascorso è stato particolarmente negativo per le Borse, a causa soprattutto del sell-off prodotto dal voto britannico sulla Brexit. Tutti i comparti della Style Box di Morningstar hanno registrato perdite significative. I segmenti mid e small-cap, che tendenzialmente soffrono nei periodi di forte volatilità, hanno pagato il conto più salato (da cui deriva la contrazione del rapporto P/FV) mentre le azioni value hanno perso il confronto con quelle growth.
Effetto Brexit sulle banche
Le differenze in termini di rendimento sono state molto più pronunciate a livello di settore. Le ultime quattro ottave hanno regalato gioie ai comparti difensivi, mentre per quello finanziario - e in particolare per i bancari - è stato un mese assolutamente da dimenticare. Utility, beni di consumo difensivi e salute hanno guadagnato rispettivamente l’1,6%, l’1,2% e lo 0,9% (rendimenti in euro), anche se la performance migliore è stata registrata dall’energy, trainato dalle big britanniche dell’Oil&Gas come Royal Dutch Shell e BP, salite rispettivamente del 14,3% e del 12,9%. Le perdite di Lloyds Banking Group (-30,95), Banco Santander (-20,1%), AXA (-21,1%), Bank Royal of Scotland (-35,9%) e Barclays (-30,1%), colpite duramente dall’effetto Brexit, hanno invece affossato il settore finanziario che nel complesso ha ceduto il 14%.
Finanziari e difensivi a sconto, Energetici troppo cari
Questi rendimenti spiegano perché le stock Large/Value abbiano sottoperformato il segmento Large/Growth e contribuiscano a rafforzare il divario in termini di valutazioni di mercato. Il comparto finanza, infatti, resta quello scambiato al rapporto Prezzo/Fair value più basso (valore medio pari a 0,77) e ha anche la più alta percentuale di titoli scambiati a sconto (l’80%). Mentre quello energy ha un P/FV di 1,5 e circa il 70% delle stock quotate a prezzi superiori rispetto a quello stimanto dagli analisti. Buone opportunità di investimento si trovano ancora nei settori beni di consumo ciclici e salute, dove oltre il 40% delle azioni è scambiato a sconto, mentre conviene mantenere un atteggiamento prudente su quelli materie prime, tecnologia e beni di consumo difensivi, il cui rapporto P/FV è superiore a 1 e la quota di titoli con Morningstar Rating** pari a quattro e cinque stelle è inferiore al 20%.
* Fair value: Il Fair value del titolo deriva dalle stime dei futuri flussi di cassa della società. Sulla base di studi di settori e della singola società, gli analisti formulano delle previsioni relative al conto economico, allo stato patrimonio e agli investimenti di capitale dell’azienda, le quali andranno ad alimentare il modello discount cash flow (DCF) proprietario di Morningstar. Il processo di stima contempla anche analisi di scenario e del contesto competitivo della società (Economic moat), e vari altri strumenti di valutazione. La combinazione delle stime degli analisti e del giudizio sul Moat dell’azienda permette di misurare per quanto tempo il rendimento del capitale investito sarà verosimilmente superiore al costo al quale si finanzia la società. I flussi di cassa, che rappresentano la liquidità disponibile per remunerare tutti i soggetti che finanziano l’azienda (azionisti, creditori, etc), sono scontati al costo medio ponderato del capitale (WACC). Il WACC viene calcolato prendendo in considerazione il costo legato al debito, agli azionisti, alle azioni privilegiate e a qualsiasi altra fonte di finanziamento e facendo delle previsioni di lungo termine circa il valore di mercato dei relativi pesi. Se le ipotesi degli analisti sono corrette, il prezzo di mercato con il tempo convergerà alla stima del Fair value, generalmente entro tre anni. Gli investimenti in titoli sono soggetti al rischio di mercato e ad altri rischi. La performance passata di un titolo può essere replicata o meno in futuro e non è indicativa della performance futura. Per informazioni dettagliate relative al Fair Value qualitativo, clicca qui.
** Il Morningstar Rating misura il grado di convenienza dei titoli sul mercato. Il rating massimo di 5 stelle, equivale alla raccomandazione di acquisto, quello minimo di 1 stella, equivale alla raccomandazione di vendita. Per informazioni dettagliate relative alla metodologia del rating clicca qui.
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