La ripresa del settore salute lascia ancora degli spiragli per gli stock picker. Negli ultimi cinque mesi l’indice Msci World Healthcare ha parzialmente recuperato un negativo inizio d’anno, anche se il bilancio del 2016, per ora, resta ancora negativo (-2,38% al 6 luglio in euro). Il valore medio del rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) delle stock del comparto è risalito dai minimi toccati a metà febbraio scorso (0,85) portandosi attorno a quota 0,95. Le valutazioni sono meno convenienti, ma le occasioni di investimento in titoli di alta qualità, dicono gli analisti di Morningstar in un report del 29 giugno 2016, non mancano.
Elekta leader nella radioterapia
Elekta ha pagato il calo degli ordinativi (soprattutto in Medio Oriente, Russia e America latina) e le vicende legate alla nomina del nuovo Ad cedendo in Borsa il 10% circa della sua capitalizzazione di mercato da inizio anno (rendimenti in euro al 6 luglio 2016). Ora il titolo è scambiato attorno a quota 67 corone svedesi, a un tasso di sconto del 25% rispetto al fair value di 90 corone stimato dagli analisti (report in data giugno 2016).
“Elekta condivide con Varian il duopolio nell’industria della radioterapia, questo le garantisce un’elevata profittabilità e interessanti prospettive di crescita future, dato che il miglioramento delle tecnologie e il favorevole rapporto costo/benefici favoriranno sempre più l’adozione di questa tipologia di cura oncologica anche nei paesi emergenti, dove il gruppo scandinavo è ben posizionato”, dice Alex Morozov analista azionario di Morningstar. “L’Economic moat di Elekta è frutto delle forti barriere all’ingresso di nuovi competitor. La produzione e la distribuzione di questo tipo di apparecchiature necessita di ingenti capitali e di un elevato know how. Questi due elementi scoraggiano i potenziali concorrenti ad investire nel business della radioterapia. Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo una crescita media del fatturato del 5,5%, trainata dal favorevole trend demografico e dall’aumento dell’incidenza del cancro anche nei paesi emergenti”.
Il mercato è scettico sui margini di Biogen
Nonostante il livello della concorrenza nell’industria dei farmaci per la sclerosimultipla si stia alzando, Biogen continua a mantenere una posizione di vantaggio (Economic moat) per effetto di un portafoglio prodotti diversficato e di assoluto valore.
“Da inizio anno il titolo ha ceduto il 21% (in dollari al 6 luglio 2016), facendo peggio della media del settore biotech, anche a causa della mancata approvazione di alcuni farmaci da parte delle autorità sanitarie americane, ma siamo convinti che l’azienda possa continuare a crescere sia nel segmento della sclerosimultipla che in quello delle patologie neurologiche, nel quale sta iniziando a investire con maggiore convinzione”, dice Karen Andersen analista azionario di Morningstar. “Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo un progresso medio di ricavi del 5,7%. Il mercato, a nostro avviso, è pessimista sulla tenuta dei margini di profitto e al momento sconta il titolo del 20% rispetto al nostro fair value che è pari a 356 dollari”.
Allergan tra i più scontati nell’health care
Con un rapporto P/FV pari a 0,62, Allergan è uno dei titoli più convenienti all’interno del comparto health care.
Il gruppo statunitense gode di una forte posizione di vantaggio competitivo nel segmento dei farmaci di marca per effetto della sua leadership in nicchie di mercato come l’oculistica o l’estetica dove, grazie alle vendite del Botox ricava oltre due miliardi di dollari e margini di profitto molto alti. Il processo produttivo di questa sostanza, inoltre, è molto complesso e comporta elevati costi per i test clinici che costituiscono una barriera molto alta che impedisce l’ingresso di potenziali competitor.
“Siamo convinti che grazie al sostegno di un portafoglio prodotti molto diversificato e ben posizionato in segmenti difensivi, come appunto quello dell’estetica, e a nuove acquisizioni Allergan sarà in grado di continuare a crescere a un ritmo dell’8% per i prossimi cinque anni. La decisione di vendere il ramo dei farmaci generici a Teva permette all’azienda di alleggerire il fardello del debito e di avere liquidità fresca per finanziare nuove operazioni di M&A”, dice Michael Waterhouse analista azionario di Morningstar.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.