Il pharma può rimettere in salute il portafoglio

Le valutazioni del settore stanno salendo. Ma, dicono gli analisti, ci sono ancora le condizioni per trovare delle opportunità di acquisto. Soprattutto nel segmento delle cure oncologiche e immunologiche. Le M&A, intanto, rallentano. 

Marco Caprotti 12/07/2016 | 11:31
Facebook Twitter LinkedIn

Le valutazioni del settore farmaceutico continuano a crescere. Ma, dicono gli analisti di Morningstar in un report del 30 giugno 2016, gli elementi che stanno dando una mano ai prezzi sono destinati a durare e creano ancora opportunità di acquisto.

Nel segmento sanitario, le aziende farmaceutiche che sono in grado di generare dati clinici eccellenti in aree dove la ricerca medica è più urgente, in particolare l’oncologia e l’immunologia, sono le stesse che hanno il maggior vantaggio competitivo. I progressi nei farmaci immuno-oncologici oggi stanno raggiungendo il mercato nella metà del tempo dei prodotti sviluppati una decina di anni fa. In parte grazie a importanti progressi nel campo della scienza, ma anche per le normative sanitarie più accomodanti.

“Ci aspettiamo che il progresso continui, contribuendo ad aumentare la produttività nello sviluppo dei medicinali e a rafforzare l’Economic moat (il vantaggio competitivo) delle aziende farmaceutiche, tanto più che gli aumenti di produttività sono in segmenti con forte pricing power”, spiega un report del 30 giugno firmato da Damien Conover, analista di Morningstar. “Anche se il numero dei pazienti tende ad essere più basso in queste aree, poter agire sul prezzo può facilmente trasformare i farmaci in blockbuster”.

Un occhio alle presidenziali Usa
C’è poi da considerare la questione politica, soprattutto negli Stati Uniti. “Anche se ci aspettiamo che la retorica sulla riduzione dei prezzi dei farmaci continui mentre i candidati alle presidenziali si contendono gli elettori, non ci attendiamo grandi cambiamenti nei prezzi dei prodotti nel corso dei prossimi anni”, spiega l’analista. “Tuttavia, le preoccupazioni su questo aspetto creeranno maggiore volatilità per i titoli farmaceutici e biotecnologici. Senza una grande riforma strutturale e senza la volontà da parte dei pazienti e dei medici di limitare il numero delle cure, non vediamo grandi cambiamenti per quanto riguarda i prezzi dei farmaci”.

M&A
Sul fronte delle fusioni e acquisizioni, mentre il ritmo delle operazioni sta rallentando, le aziende continuano a sposarsi per aumentare il loro potenziale di crescita attraverso la creazione di economie di scala, la riduzione dei costi e la concentrazione su determinate aree strategiche. Il processo di M&A non si è fermato anche perché i tassi di interesse ai minimi mettono a disposizione capitale a basso costo per finanziare le operazioni. “Il maggior numero di deal si sta registrando ancora nel segmento dei farmaci”, dice Conover. “Tuttavia stiamo assistendo a un ulteriore consolidamento nel settore delle apparecchiature medicali. Ci aspettiamo che le acquisizioni continuino, ma a un ritmo, in termini di valutazioni, più lento rispetto al 2015. In parte anche a causa delle dimensioni ridotte di molte aziende che non giustificano investimenti elevati”. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures