VIDEO: Opportunità nascoste nell’Asia “minore”

Quando si investe a est bisogna guardare al di là di Cina e India, afferma Paul Danes (Martin Currie). Le Filippine offrono una crescita impressionante, mentre in Malesia e Indonesia il mercato è molto sottovalutato.

Emma Wall 19/07/2016 | 09:16
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Emma Wall: Buongiorno e benvenuti. Sono Emma Wall e mi trovo con Paul Danes, portfolio manager per Martin Currie. Buongiorno Paul.

Paul Danes: Buongiorno Emma.

Wall: Dunque, siamo qui oggi per parlare di alcune zone forse un po’ meno note dell'Asia. Molti investitori credo abbiano rinunciato a investire nella regione, perché sono spaventati dalla Cina, ma in realtà ci sono altri mercati azionari in Asia…

Danes: Naturalmente. E penso che sia interessante notare che, mentre la Cina sta rallentando e sta creando anche alcuni problemi agli altri mercati asiatici, ad esempio i mercati ASEAN hanno sicuramente paura in questo momento di quello che potrebbe succedere ai loro tassi di cambio, la storia di crescita a lungo termine rimane invariata rispetto agli ultimi 10 anni.

Ora, ciò che oggi è cambiato è che le valutazioni sono davvero crollate a causa di quello che sta succedendo in Cina e anche come conseguenza della paura relativa a possibili aumenti dei tassi d’interesse da parte della Fed e quindi penso che ci siano opportunità che stanno iniziando ad apparire in alcuni di questi mercati, decisamente le migliori degli ultimi tre o quattro anni.

Wall: Suppongo che sia un’occasione importante per gli stock picker e per i gestori di fondi attivi?

Danes: Sì. Credo che uno dei punti più interessanti sia che in realtà le valutazioni non stanno scendendo tutte allo stesso modo. Dipende molto dal settore e dalle singole aziende, e dove si trovano investitori timorosi e in più si hanno delle delusioni sul lato degli utili, questo crea per noi una situazione piuttosto attrattiva, perché le aspettative ora sono molto più basse in alcune di queste aree di quanto non fossero tre o quattro anni fa.

Ad esempio, i titoli finanziari: ovviamente tutti sanno che stiamo per passare attraverso un ciclo del credito in Asia e in particolare in quelle parti più emergenti. Ebbene, le valutazioni stanno già riflettendo un pessimo scenario, ma la nostra percezione parlando con le aziende è che, certo vi è un ciclo del credito in corso, ma non è assolutamente confrontabile con il 1997, quando ci fu un vero e proprio crollo in Asia.

Wall: E ci sono alcuni paesi in particolare che brillano, a parte la Cina? So che voi siete stock pickers, però non so, dei paesi ASEAN, ad esempio?

Danes: Dal punto di vista economico la stella sono senza dubbio le Filippine, in parte perché sta continuando a crescere a un ritmo molto forte e in parte perché il rischio di cambio è molto meno presente grazie ai flussi provenienti dall'estero. Tuttavia, questo è il mercato azionario più costoso tra quelli ASEAN. Penso che un mercato interessante in questo momento sia l'Indonesia, per esempio, e in parte anche la Malesia, dove le aspettative sono scese molto.

Abbiamo parlato prima del rischio valutario che rimane molto significativo, ma entrambe le valute di questi due paesi sono già scese del 20% - 30%. Quindi si avverte che forse questo pericolo sia già scontato e in quei mercati penso che ci siano alcune opportunità davvero buone.

Wall: Abbiamo iniziato il video dicendo che la Cina non è l’unico mercato in Asia e che ci sono altre opportunità. Ma questo non vuol dire che non ci siano opportunità in Cina. Voglio dire, c’è un rallentamento, ma la Cina cresce ancora a un ritmo che in Occidente ci sogniamo.

Danes: Sì. Beh, penso che ci siano un paio di cose interessanti su quello che sta succedendo in Cina. Innanzitutto, ci sono due scuole di pensiero per quanto riguarda la Cina: per la prima ci sta per essere un atterraggio duro dell’economia e per la seconda invece che il governo ha strumenti di politica sufficienti per risolvere il problema. Noi ci ritroviamo più in quest'ultimo campo. Penso che se ci fosse stato un atterraggio duro, lo avremmo visto nel 2009/10, ora la situazione si è più o meno stabilizzata già da un certo numero di anni. Con queste premesse non pensiamo ci sarà un collasso in Cina e anzi ci sono opportunità.

In realtà uno dei mercati interessanti per me è Hong Kong, perché è stato colpito molto duramente visto l’alto numero di aziende che fanno business direttamente con la Cina. Ma il mercato di Hong Kong nel suo complesso ha anche tantissime imprese che fanno affari con altri paesi asiatici. Quindi, ci sono molte aziende che sono veramente aperte all’intero continente quotate a Hong Kong, ma le valutazioni sono scese solo a causa di quello che sta succedendo in Cina. Per me è un posto veramente interessante per investire oggi.

Wall: Paul grazie mille.

Danes: Grazie a voi.

Wall: Per Morningstar, Emma Wall, grazie per l’attenzione.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Emma Wall  è Editor di Morningstar.co.uk

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