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Il prezzo non è più quello giusto

L’indice Wide Moat Focus è stato ripulito. Gli esclusi, fra cui IBM e Wal-Mart, hanno ormai valutazioni che superano il fair value di Morningstar. 

Marco Caprotti 26/07/2016 | 12:49
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Tempo di pulizie nel Wide Moat Focus Index. Nel paniere elaborato da Morningstar (nato nel 2007 come una vera e propria strategia di investimento, ma poi utilizzato da molti come un elenco di titoli da tenere d’occhio) vengono raccolte le azioni che, secondo gli analisti, avranno un vantaggio competitivo (o Economic moat) Ampio per almeno 20 anni e che hanno un prezzo al di sotto del fair value stimato.

Nell’ultimo decennio il benchmark ha avuto un rendimento dell’11,4% all'anno, inclusi i dividendi, a fronte di un +7,4% fatto segnare dall’S&P500. Nel breve termine i risultati sono stati anche migliori: l'indice di Morningstar ha sovraperformato di più di 160 punti base il paniere principale di Wall Street in cinque anni e di 50 punti base in tre anni.

L’indice è costituito da due sotto panieri che vengono ri-bilanciati con scadenza semestrale. In sostanza, una parte del portafoglio viene controllato a marzo e settembre, mentre l’altra a giugno e dicembre. Il numero di società presenti va da un minimo di 20 a un massimo di 80 (attualmente sono 40, vedi tabella sotto).

WideMoat

“Ogni volta che si aumenta il numero di titoli presenti all’interno dell’Index si riduce anche la volatilità”, spiega uno studio del 18 luglio 2016 firmato da Karen Wallace e Dan Lefkovitz, analisti di Morningstar. Un titolo può far parte del paniere a tempo indefinito fino a quando aderirà alle due condizioni di base (Economic moat Ampio e rapporto prezzo/fair value conveniente). Per evitare un’eccessiva esposizione settoriale vale la regola secondo cui la capitalizzazione di ogni segmento di mercato rappresentato non deve superare il 40% del totale. 


Gli esclusi
Nell'ultima ricostituzione dell’indice, effettuata a giugno, alcuni titoli sono stati rimossi. L’esclusione di IBM (IBM) e Qualcomm è il risultato di downgrade del vantaggio competitivo. Nel caso del primo titolo c’è stata anche una riduzione del 17% del fair value.

Anche Spectra Energy (SE) è stata rimossa. Dopo che le azioni della società energetica sono salite di oltre il 56% rispetto al primo semestre dell'anno, il titolo non è più scambiato a uno sconto interessante rispetto alla stima di 33 dollari del fair value. Un discorso simile vale per Wal-Mart Stores (WMT). L’aumento del 21% del valore del titolo nel corso dei primi sei mesi del 2016 ha portato le sue quotazioni in linea con la stima di 75 dollari.

Kansas City Southern è uscita dall’indice dopo che l'aumento di oltre il 21% nel corso dell’anno fino a fine giugno ha portato le azioni del gestore ferroviario sopra gli 82 dollari del fair value.

St Jude Medical è stata rimossa dal portafoglio, dopo che ha raggiunto un prezzo di negoziazione vicino agli 85 dollari, livello considerato equo da Morningstar (l’aumento delle quotazioni è dovuta alla notizia che Abbott Laboratories ha accettato di acquisire l'azienda).

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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