Etp, i migliori e i peggiori di luglio

Questo mese, materie prime croce e delizia. Palladio e platino dominano la Top 10. Male petrolio e bestiame.

Valerio Baselli 01/08/2016 | 16:21
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Le commodities sono state assolute protagoniste del mese di luglio, nel bene e nel male. La fotografia mensile dell’industria europea degli Exchange traded products (Etp) conferma l’elevata volatilità dei mercati e il ritorno verso i metalli preziosi, considerati come un bene rifugio in momenti di forte incertezza, nonostante l’oro non entri nella Top 10 del mese di luglio.

Gli Etp, infatti, essendo strumenti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo. Inoltre, i replicanti vengono sempre più utilizzati come strumenti per posizioni tattiche di breve periodo. Perciò i rendimenti riflettono fedelmente quello che viene chiamato il sentiment degli investitori.

Secondo i dati Morningstar, a luglio, tra il miglior Etp (in termini di rendimento) e il peggiore ci sono quasi 38 punti percentuali (prendendo in considerazione quelli registrati alla vendita in Italia ed escludendo i replicanti strutturati, cioè a leva o short).

La doppia personalità di platino e palladio
A parte due fondi esposti al cotone, la classifica dei dieci replicanti che hanno reso di più il mese scorso è interamente dedicata a palladio e platino, due metalli preziosi che però mostrano diverse caratteristiche dei metalli industriali.

Di tutti i metalli preziosi, il platino è il più puro e resistente, ma soprattutto il più raro. È stato calcolato che, riunendo tutto il platino estratto nel mondo fino a oggi, si otterrebbe un cubo di appena 4,6 metri cubi. Solo poche zone della Terra hanno rivelato giacimenti di platino, il quale ha molteplici usi: in gioielleria, nella realizzazione di attrezzi da laboratorio, contatti elettrici, in odontoiatria e dispositivi anti-inquinamento delle automobili. A inizio 2008, il platino toccava il suo massimo storico a 2.200 dollari l’oncia. Attualmente viaggia intorno ai 1.148.

Il palladio condivide molte caratteristiche del platino: è un metallo raro, i suoi usi più comuni sono nell’industria automobilistica per le marmitte catalitiche, nelle telecomunicazioni, in odontoiatria, nel settore elettrico, oltre che in gioielleria. Il palladio è attualmente scambiato a 712 dollari l’oncia.

L’attività industriale, quindi, rimane l’ago della bilancia per questi due metalli, classificati come preziosi, in quanto rari. Non a caso, i replicanti di indici dedicati ai settori tecnologico e dell’auto hanno registrato buoni rendimenti questo mese, non entrando nella Top 10 per un soffio.

Energia in difficoltà
La Flop 10, invece, è quasi esclusivamente dedicata a prodotti petroliferi, tranne due Etc esposti al bestiame. Il barile, di fatti, resta ancora molto volatile, con il Wti che presenta attualmente un valore di mercato vicino a 41 dollari, dopo aver superato la barra dei 50 ai primi di giugno.

Il fattore più importante per il mercato energetico, comunque, rimane la tenuta del ciclo economico e l’eventuale correzione degli squilibri strutturali (eccesso di offerta e carenza di domanda), oltre all’impatto di una possibile rivalutazione del dollaro.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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