C’è più valore negli industriali. Gli analisti di Morningstar alzano la valutazione di tre titoli del comparto manifatturiero dopo alla revisione delle stime per i prossimi cinque anni, seguita alla pubblicazione delle ultime trimestrali e alla conclusione di operazioni di M&A.
Il rapporto Prezzo/Fair value dei titoli hanno registrato un miglioramento (complice un rendimento del comparto dell’1% nell’ultima ottava, come evidenziato dall’indice MSCI World Industrials), ma solo nel caso di Airbus (AIR) si è tradotto in un rating a quattro stelle. Il settore industriale resta comunque costoso, come testimoniato da un P/FV di 1,05 (relativo alle azioni coperte dai nostri analisti).
Airbus, salgono gli ordinativi
Il fair value di AIR è salito da 60 a 70 euro dopo la revisione delle previsioni da parte degli analisti (il report è stato pubblicato in data 4 agosto 2016). “Ci aspettiamo che la crescita degli ordinativi, che saliranno a 673 nel 2016 e a 840 entro il 2019, si tradurrà in un incremento del fatturato a un tasso medio del 5,6% nei prossimi quattro anni e in un allargamento del margine operativo dall’attuale 14% al 16,7%”, dice Chris Higgins analista azionario di Morningstar.
Deutsche Post, margini in salita
I dati del secondo trimestre rafforzano le convinzioni degli analisti sul titolo Deutsche Post. “La crescita del fatturato del 4% (a tassi di cambio costanti) rispetto allo stesso periodo del 2015 dimostra il buono stato di salute del business delle consegne espresse e dell’e-commerce”, dice Matthew Young analista azionario di Morningstar. “Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo un progresso medio del fatturato dell’1,9% e un’espansione del margine operativo dall’attuale 3,5% al 5,1% nel 2020 e stimiamo un fair value pari a 24 euro per azione (il report è stato pubblicato in data 3 agosto 2016)”.
Waste Connections, l'M&A crea valore
I conti di Waste Connections dimostrano che il matrimonio con Progressive Wast è un’unione felice. I ricavi del gruppo canadese sono saliti del 37% rispetto allo scorso anno (5% di crescita al netto del contributo offerto dall’acquisizione) e questo ha spinto gli analisti a rivedere le loro previsioni. “Ci aspettiamo che la fusione tra le due aziende possa spingere il fatturato fino ai cinque miliardi di dollari entro il 2020.
Il consolidamento della nuova società peserà sui margini di profitto nel breve periodo, ma prevediamo che entro i prossimi cinque anni il margine EBITDA superi quota 33%. Sulla base di questi numeri abbiamo deciso di alzare la stima del fair value da 52 a 60 dollari (il report è stato pubblicato in data quattro agosto 2016)”, dice Barbara Noverini analista azionaria di Morningstar.
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