La crescita dei profitti è la chiave per capire l’andamento futuro dei mercati. Negli ultimi decenni, gli utili societari sono saliti considerevolmente di più rispetto al Pil americano, questo ha fatto sì che una parte sempre più alta della ricchezza prodotta sia andata a remunerare il capitale di rischio delle aziende (fino a un picco del 10%, rispetto a una media di lungo periodo attorno al 6,5%).
Il profitto e le sue variabili
Cosa ha prodotto questo incremento? Sicuramente un basso costo del lavoro ha aiutato. A questo si sono aggiunti tassi di interesse convenienti e una discreta crescita della produttività. La combinazione dei tre fattori ha prodotto questo efffetto, ma negli ultimi anni si è assistito a un calo dei profitti.
Da cosa può essere dipeso? Sicuramente il calo del prezzo del petrolio non ha giovato, dato che esso non è una componente marginale degli utili societari. A questo poi si aggiunge la risalita del costo del lavoro, la contemporanea contrazione dell’offerta di manodopera e una crescita della produttività su livelli più bassi che in passato. Sfortunatamente, le previsioni per i profitti societari attesi non sono delle più confortanti.
Il costo del lavoro, infatti, è visto in accelerazione. Ci aspettiamo, inoltre, che il ciclo negativo del prezzo delle materie prime continui ancora per un po’ e che i tassi di interesse tornino nuovamente a salire.
Quali previsioni per il futuro
Queste non sono buone notizie per i mercati, i quali tendono a performare molto meglio durante le fasi di crescita dei profitti, piuttosto che in quelle in cui gli utili societari registrano un rallentamento. I dati dal 1950 ad oggi mostrano, infatti, come i listini abbiano guadagnato in media il 15% durante le fasi di crescita dei profitti e solo il 9% nei periodi di contrazione degli stessi.
Questo suggerisce che, con l’atteso calo degli utili nei prossimi anni, i mercati dovranno confrontarsi con un altro freno. Niente di disastroso, ma comunque un elemento che contribuirà a rallentare la loro espansione.
Il video è stato registrato negli Stati Uniti (a Chicago) il 27 luglio 2016.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.