Nonostante la raccolta del secondo trimestre sia stata sottotono rispetto al primo (8 miliardi di euro contro 11), possiamo comunque affermare che l’industria europea degli Exchange traded products prosegue il 2016 in maniera piuttosto dinamica, almeno per quanto riguarda il lato dell’offerta.
Secondo i dati Morningstar, infatti, nel periodo da aprile a giugno sono stati quotati in Europa 41 nuovi Etp, di cui 5 anche su Borsa Italiana. La tabella sottostante mostra i primi dieci in termini di patrimonio gestito (in euro al 30 giugno 2016). Dall’inizio dell’anno invece, i nuovi lanci hanno toccato quota 87, di cui 19 su Borsa Italiana.
La parte del leone la fanno i replicanti azionari, con 27 nuovi lanci, piuttosto omogenei dal punto di vista geografico (quasi tutti esposti alle grandi capitalizzazioni dei mercati sviluppati), ma più eterogenei sul piano settoriale: si spazia, tra l’altro, dalla tecnologia, alla salute, ai titoli finanziari.
Non così numerose le nuove offerte obbligazionarie, otto in tutto, dedicate a indici a reddito fisso globali, europei, americani ed emergenti. Infine, tra le nuove proposte troviamo tre fondi esposti a un paniere diversificato di materie prime e due replicanti alternativi.
Dal lato degli emittenti, invece, il più attivo è stato SPDR (State Street Global Advisors) con 10 nuovi prodotti lanciati, seguita da WisdomTree, Lyxor e BNP Paribas con cinque nuove offerte eda iShares e First Trust con tre lanci. Serguono poi Lemanik, db X-trackers, Amundi, Commerzbank e Think ETFs.
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